RECENSIONE LIVE: Fratelli di SOLEDAD – L’evento,la festa, gli eroi

 Hiroshima Mon Amour, L’evento,la festa, gli eroi e la consapevolezza.

Torino, 4 aprile 2014

L’evento: Il  concerto dei Fratelli di Soledad . Manifesti in giro per la città lo annunciavano da tempo. Siti e giornali lo han presentato e qualcuno ha pure provato a spiegarlo. In tanti, son sicuro, han sentito un brivido alla sola idea e avranno  iniziato a dirlo ad amici e parenti : “Caxxo oh! Il 4 aprile i Fratelli tornano all’Hiroshima!”  Già perché i Fratelli di Soledad son tornati con Salviamo il Salvabile atto II e lo hanno presentato all’Hiroshima mon Amour. Un concerto che non è stato uno degli eventi della serata del 4 Aprile ma è stato l’evento con la E maiuscola come maiuscolo è stato il VENTO che ha portato l’Hiroshima al SoldOut.

Una festa, una grande festa sul palco e sotto. La festa di una generazione, di un mondo che si è riunito dopo anni. Un popolo e i suoi eroi. Sul palco insieme ai Fratelli il gotha della musica torinese di fine ’90 inizio 2000. Quei ragazzi che fecero di Torino la capitale del reggae e dello Ska Italiano. Bunna  e Vito “LoSapio” Miccolis, Mao e Mario Congiu , Sabino dei Titor e il rap del Principe.  I cantori del mondo “alternativo” e di sinistra torinese degli anni novanta. Canzoni  di Lotta e Libertà che da Torino partirono alla conquista dell’Italia e che qualcuno battezzò Kombat Rock rigorosamente con la K. Ci hanno ridato le canzoni cantate per  noi e con noi, il loro popolo. Ci siamo ritrovati tutti li a pogare e ad alzare il pugno gridando forte come e forse più di come facevamo un tempo. Senza troppi giri di parole diciamocelo è stato bellissimo, un viaggio nel tempo che ha fatto tornare giovani tanti di noi, credo la maggioranza. Il ritorno dei Fratelli ha fatto tornare anche noi. Noi che non ci siamo mai allontanati davvero da quegli anni. Noi che abbiamo messo un po’ la testa a posto ma fortunatamente mai del tutto, certo non abbiamo più vent’anni, alcuni si son fatti una posizione altri han messo su famiglia ma restiamo sempre con chi lavora e non con chi sta al potere. E comunque sempre sulla strada, magari non fisicamente ma con l’anima e il cuore.  E così è bastato poco a scatenare il delirio, dalla prima nota la Majakovskij ha iniziato a saltare e cantare, come un tempo quando anche l’ Hiroshima  era giovane e si avviava a diventare il prestigioso palco che è oggi. E furono proprio loro gli artisti che lo han fatto grande. Fratelli di Soledad, Mao e la rivoluzione, Africa United e tanti, tanti altri.

Guidati da Bobo, il vero uomo al comando e dai suoi ci siamo fatti sparare in faccia musica e gioia e possiamo solo dir loro grazie. GRAZIE MILLE. In questi tempi di solitudine e crisi, di scleri ed egoismo da sopravvivenza, tutti noi, abbiamo più che mai bisogno di loro e dell’energia vitale che ci danno con la loro musica. Quindi ragazzi Gridiamolo forte, tutti fratelli, tutti con i Fratelli. Gridiamolo forte per noi vecchi pogatori e per le giovani leve che non sanno e che hanno diritto di sapere e godere dei benifici che da un concerto dei Fratelli di Soledad.

GUARDATE LE IMMAGINI del LIVE a cura di Letizia Reynaud

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