Recensione live: Giovanni Allevi – un intenso viaggio rivolto al futuro

 Giovanni Allevi – un intenso viaggio rivolto al futuro

Pubblico delle grandi occasioni, quello convenuto venerdì 13 maggio presso l’Auditorium del Lingotto, per il concerto straordinario di Giovanni Allevi con il Coro dell’Opera di Parma e l’Orchestra Sinfonica Italiana. Il Maestro, dopo una serie di successi in oriente, torna a esibirsi in Patria, proponendosi nel triplo ruolo di compositore, pianista e direttore d’orchestra per un evento di grande prestigio, atteso spasmodicamente dai cultori del genere classico, ma comunque appetito anche dai palati meno avvezzi alle raffinatezze stilistiche di Allevi. Il Maestro, nel tempo concessogli, sicuramente troppo breve per la sua bravura e per le attese dei suoi  estimatori, ha fatto rivivere i più grandi capolavori per Coro e Orchestra della storia della musica: da Johann Sebastian Bach a Carl Orff, da Giuseppe Verdi a Georg Friedrich Händel e Wolfgang Amadeus Mozart. Un viaggio emozionante nella musica classica dove Allevi, con quattro differenti letture musicali, pianoforte e orchestra, piano solo, orchestra sinfonica e coro polifonico, ha letteralmente ammaliato l’auditorim, prendendo per mano e guidando il pubblico nelle più grandi partiture di sempre. In una scaletta molto ricca non sono mancate inoltre le sue composizioni di successo, tra cui il madrigale per Coro e Orchestra, “O Generosa!”, da lui composto e divenuto inno della Lega Serie A. “Sarà un concerto molto emozionante – ha affermato il compositore nel pre concerto – Con un coro polifonico ed una orchestra sinfonica, dirigerò tra i più grandi capolavori della Storia della Musica dedicati a questa formazione. Sarà un viaggio intenso, da Bach a Verdi, da Händel a Orff, per riscoprire le nostre radici culturali, e vivere il presente con lo sguardo rivolto al futuro”.  Cosi è stato. Fin dalle prime note, l’acustica perfetta dell’auditorium ha esaltato la bravura del Mestro e degli orchestrali e le note sono fluite morbide nella sala, avvolgendo il pubblico estasiato, rapito. Allevi ha intervallato le melodie eseguite a brevi conversazioni col pubblico, coinvolgendolo ancor più, manco ce ne fosse bisogno. Insomma, un abbraccio tra l’artista e la sua gente, a tutto tondo, a rafforzare e cementare il legame tra essi. L’ingresso in scena del Coro dell’Opera di Parma, infine, ha conferito alla serata quella potenza di toni e quel pathos che ha reso il concerto di Allevi una esperienza unica ed indimenticabile anche per chi a questo genere si accosta solo sporadicamente. D’altro canto, non capita tutti i giorni di avere la fortuna e il privilegio di assistere a un evento di questa portata, che ha riunito sotto lo stesso cielo tre big come Allevi, il Coro dell’Opera di Parma e l’Orchestra Sinfonica Italiana. Insomma, chi c’era ha speso bene il suo tempo e i suoi denari e chi se l’è perso, si mangerà le dita. Fino alla prossima, imperdibile, occasione.

La PhotoGallery di Music&theCity a cura di Mirella Pavia 

Psicologi @ Ritmika - 07 settembre 2021

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