SANREMO 2014: Il festival , Fuori

SANREMO 2014: Il festival , Fuori

Ph. Roberto Troisi

Sanremo, 22 febbraio 2014

San Remo il giorno della finale. Mi ricordo che alla mia prima volta rimasi impressionato dalla folla accalcata nelle strette vie che portano al teatro Ariston. Li capii l’importanza della manifestazione. Per la prima volta ero li ed era come essere entrato nel televisore. Gli anni son passati, alla folla mi sono abituato, ho imparato a muovermi in mezza ad essa e l’emozione davanti all’Ariston si è affievolita.

Oggi la bellezza e l’emozione la trovo nel osservare la gente in pellegrinaggio al teatro con la speranza di incontrare o vedere una delle stelle che in questa settimana brillano sulla nazione. Come si fa a rimanere insensibile di fronte ad una ragazzina che gira armata di una quaderno su cui ha incollato una foto per ogni artista e si aggira con la speranza di incontrare i suoi eroi per chiedergli un autografo. Lascio l’ Ariston e lei resta li a coltivare i suoi sogni. Ecco da chi è composto il popolo di San Remo. Mi lascio andare e mi perdo in esso e decido di cercare l’anima della manifestazione. Voglio cercare la musica e so dove trovarla. Nel cuore della città cerco piazza San Siro ed è li che vado. Qui in questa piazzetta il comune di San Remo,  La Stampa e la Eccoci Eventi organizzano e finanziano un pomeriggio di musica. Grande musica e tanta gente. Di fronte al palco, in mezzo alla gente si sente la felicità di chi è a San Remo per la musica e finalmente la può sentire dal vivo.  Sul palco salgono giovani e meno giovani armati di passione e voglia di divertire. Gran bella musica. Tanti artisti: Francesco Guasti (finalista di «The Voice of Italy 2013»), Virginia Dalla Torre (Ti lascio una canzone 2012), Pierandrea  Canepa, Diandra Delfino (terzo posto School International Talent), Elisa Giraudo, Paolo Bianco ,Fabiana Parlato e Marco Anelli. Inoltre si esibiscono Tony Dallara che qui a San Remo vinse il Festival del 1960 e Danilo Amerio altro celebre frequentatore di San Remo e grandissimo autore di canzoni di successo come “donna con te” interpretata da Anna Oxa o Gente di Mare creata con Tozzi e Raf. Tanto per citarne un paio. Amerio sale sul palco è con la sua voce limpida e il pianoforte accende ed emoziona la piazza con  le sue creazioni più popolari. E alla fine quando gli chiedo se è più forte l’emozione data dal palco dell’Ariston o è più forte l’emozione di entusiasmare una piazza mi dice che sono pari ma lui sta meglio tra la gente. Un grande genio, un grande musicista e uomo gentile. Cala le sera e lo spettacolo procede con gusto facendo strada all’artista più atteso.  Povia.  Il cantautore è istrionico, canta e parla con e per il pubblico. Esegue canzoni una più bella dell’altra. Solo con la sua chitarra canta  di vita e ci mette un  forte impegno sociale che non guasta mai. Povia lascia un segno profondo in chi lo ascolta con attenzione e senza pregiudizio. Con la fine del concerto di Povia si conclude la manifestazione . Un grande successo . Intorno a me tanta,tanta gente felice.

 Torno in viaggio alla ricerca di altra musica. Perché San Remo è la città della musica specialmente oggi. Cammina, cammina, giungo al Palafiori dove sta suonando un gruppo che fa musica interessante, scopro che si chiamano Vangroup. Cantante grintoso e con la voce da buon rocker, bassista virtuoso e bella musica. Gli ascolto per un po’ ma il fonico li sta ammazzando. Vero che il posto è scomodo  ma i volumi sono  troppo alti a discapito soprattutto della voce. In un pezzo solo voce e chitarra  posso  apprezzare anche le parole peccato che poi si rimettono  a suonare insieme e tutto è diventa rumore. Peccato.  Meritano sicuramente una visita sul loro sito www.vangroup.it.

  Io voglio  e continuo a camminare. Nel budello di via palazzo incontro tre ragazzi di Lucca che suonano una chitarra, un rullante e una tastierina. Cantano e cantano bene, l’idea di mettersi nella via e di suonare unplugged gli da l’aria da romantici suonatori di strada ma non mi lascio fregare, mi convinco che son qualcosa di più di tre scassati che suonano in strada. Gli chiedo come si chiamano, si chiamano VIOLACIDA, ora andate su youtube ed ascoltateli. Io ho avuto la fortuna e l’onore di ascoltare Occhi Belli. Un’altro bel regalo di questa giornata San Remese.  L’ultimo sussulto sulla via del ritorno a casa me lo regala un gruppo di percussionisti che con il battito tribale delle percussioni accendono il mio battito animale e mi catturano a lungo. Bravi e con un nome incredibilmente di attualità. Sono i Conto in Rosso. 

Su San Remo scende la notte e a minuti inizierà la finale del festival . Manifestazione che  può essere criticata e definita da altri inutile e superata ma che accende attorno a se è la magia di sogni e speranze che a noi serve, che alla gente e al paese serve . Un giorno tra la gente del festival ammassata nei viottoli e nelle strade di San Remo è un’esperienza da provare. E ora via davanti alla tv a vedere la finale dell’Ariston poi arrivederci a San Remo 2015.

POVIA @ le Photo di Music&theCity a cura di Roberto Troisi

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