È il primo Guccini della famiglia a compiere 80 anni, non farà grandi festeggiamenti ne si muoverà dalla sua terra amata e di origine. Il giorno del suo compleanno è oggi 14 giugno, ma lui lo ha celebrato in compagnia della moglie e con qualche giorno di anticipo, per scaramanzia, un pó per il periodo di restrizioni un pó per scelta perché lui é così, un uomo semplice che ha fatto della sua semplicità e determinazione uno stile di vita e di cantautorato che lo hanno reso unico e senza dubbio un simbolo , un riferimento.
Francesco Guccini, classe 1940, è ritenuto uno degli esponenti di spicco della scuola dei cantautori italiani è uno scrittore, autore, attore e poeta contemporaneo ma è stato, oltre che insegnante, anche cronista e pubblicista per la Gazzetta di Modena e fù proprio quell’esperienza ad inserirlo a pieno titolo nel mondo musicale.
È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe, due Premi e un Premio Le parole della musica, cui si aggiungono vari altri premi e riconoscimenti.
La sua figura viene associata da sempre alla sua chitarra folk e ad un bicchiere di vino, inseparabili amici e compagni sia in casa che nei suoi concerti, fu però fondamentale la scoperta della musica rock per la formazione del Guccini cantante.
In qualità di autore ha scritto per Caterina Caselli e soprattutto per gruppi come Equipe 84 e Nomadi, che hanno portato al successo “Auschwitz”, “Per fare un uomo”, “Dio è morto”, “Noi non ci saremo”.
L’ artista Emiliano ha scritto ben 161 brani nella sua lunga carriera, questi sono egregiamente riportati in un libro, Tutto Guccini di Federico Pistone (Arcana Editore) che ne racconta la genesi, il significato e i retroscena di ognuno.
Giorgio Gaber disse di lui : “Ricordatevi: Sting è molto bravo, però tenetevi il vostro Guccini. Uno che è riuscito a scrivere 13 strofe su una locomotiva, può scrivere davvero di tutto”
Dopo aver pubblicato “L’ultima Thule” nel 2012, suo ultimo album in studio, Guccini ha annunciato il suo ritiro dalla scena musicale attiva niente più dischi ne concerti per continuare a dedicarsi alla scrittura, ha già pubblicato 23 libri, l’ultimo Tralummescuro editato dalla Giunti (2019), è nella cinquina dei finalisti al premio Campiello.
Dopo il successo di “Note di Viaggio – capitolo 1”, una raccolta del 2019, prima parte di un progetto con i suoi più bei brani arrangiati da Mauro Pagani e interpretati dalle grandi voci della musica italiana, in autunno è atteso il nuovo volume, che conterrà tante sorprese speciali, uno splendido modo per rivivere la sua carriera e viaggiare attraverso le sue parole, la sua musica e le sue esperienze, un regalo unico per i suoi 80 anni ma é lui a farlo a noi e ai suoi fans!
GRAZIE MESTRO e Buon Compleanno!!
Sono innumerevoli le sue canzoni diventate inni collettivi, “La locomotiva”, “Piccola città”, “Il vecchio e il bambino”, “Vedi cara”, “Incontro”, “Autogrill”, “Canzone per un amica”, “Cirano”, “L’avvelenata” e molte altre, cerchiamo di rappresentarlo al meglio scegliendo 10 brani per fare un tuffo nella sua vita e spegnere con lui le ottanta candeline..
L’avvelenata … 1976
L’ultima volta … 2012
Natale a Pàvana ** 2019
Cirano ** 1996
Samantha *** 1993
Dio è morto ** 1979
Eskimo *** 1974
La locomotiva *** 1972
In morte di S.F. (Canzone per un’amica) ** 1967
Emilia … 1990