di Cristiano Celeghin
Steve Vai aveva promesso di portare la Hydra in questo tour europeo e così è stato: abbiamo finalmente potuto vedere dal vivo ed ascoltare il suono della creatura mitologica!
Lo scorso sabato 8 aprile, al Palazzo del Turismo di Jesolo (VE), ha avuto luogo la seconda ed ultima tappa italiana del tour Inviolate Europe 2023, che proseguirà fino ai primi di maggio per poi trasferirsi in Sud America.
Steve Vai non ha bisogno di presentazioni: è conosciuto per essere un compositore, esecutore e produttore ma soprattutto è famoso come uno dei più dotati shredder in circolazione.
Nella sua quarantennale carriera di polistrumentista, ha pubblicato 11 album in studio, diversi album live e compilation. Oltre al suo percorso solistico, ha suonato in diverse formazioni e vanta innumerevoli collaborazioni. Ha vinto 3 Grammy, nel 1993 e nel 2008 come Miglior performance strumentale Rock e, nel 2002, come Miglior album strumentale.
“Porca miseria! You’re playin’ guitar too loud!”
Dopo i primi 3 pezzi della serata, Vai prende in mano un microfono per salutare il pubblico. Di origini italiane – i nonni sono emigrati dalla Lomellina – esibisce una discreta pronuncia ma frena subito gli entusiasmi dichiarando di non aver mai imparato bene la nostra lingua. Una frase però gli è rimasta impressa nella memoria: quella che si sentiva ripetere dal padre, quand’era un ragazzo e studiava la chitarra a casa.
Sul palco, Steve si diverte. Suona i suoi brani, tecnicamente “impegnativi”, per usare un eufemismo, con imbarazzante disinvoltura. Padroneggia tutte le tecniche del virtuosismo chitarristico scrutando nel mentre tra il pubblico, come se cercasse di scorgere qualcuno che sia in grado di emulare le sue gesta. La band che lo accompagna è composta da musicisti altrettanto virtuosi: ai membri storici Philip Bynoe al basso e Jeremy Colson alla batteria, si è recentemente aggiunto il giovane chitarrista Dante Frisiello.
Steve Vai è endorser per Ibanez dal 1986.
In questa lunghissima collaborazione, l’azienda ha realizzato diversi modelli signature a lui dedicati, alcuni dei quali sono stati utilizzati anche durante il concerto di Jesolo. Abbiamo potuto ammirare, tra le altre, la Evo, la Onyx e la Little Pretty. Ma l’attesa era tutta per lei, la straordinaria Hydra.
Presentata all’inizio del 2022, la Hydra si presenta come un corpo unico con tre manici. Lo strumento unisce in sé una chitarra 12 corde fretless a partire dall’ottavo tasto, una chitarra 7 corde, un basso con tastiera fretless limitatamente alla terza e quarta corda e un’arpa a 13 corde. Completano la dotazione di questo mostro dall’aspetto steampunk alcuni effetti, anche valvolari, installati direttamente on board.
Siamo nell’ultima parte del concerto quando Steve Vai si avvicina, in centro al palco, ad un oggetto coperto da un drappo nero, sollevandolo lentamente. La creatura mitologica appare ed inizia l’esecuzione di Teeth of the Hydra. Impeccabile, a discapito di chi dubitava che un simile strumento potesse essere suonato anche in un live.
La scaletta di Jesolo:
- Intro / Avalancha
- Giant balls of gold
- Little pretty
- Band intros
- Tender surrender
- Lights are on
- Candle power
- Dante solo
- Building the church
- Greenish blues
- Bad horsie
- I’m becoming
- Whispering a prayer
- Dyin’ day
- Teeth of the Hydra
- Zeus in chains
- Liberty
- Ftlog
- Encore
- Taurus bulba
Nella fotogallery a cura di Cristiano Celeghin, alcuni momenti del concerto: