di Roberta Perduca
Grande emozione al Teatro Colosseo di Torino per l’ultima data del tour di Eugenio Finardi che ha presentato “Euphonia Suite” per la seconda volta nella nostra città, infatti la data zero era stata a giugno dell’anno scorso alla Tesoriera per il festival “Evergreen”.
Come ci ha raccontato Eugenio, “Euphonia Suite” è un unico brano, di circa un’ora e mezza, un flusso che accompagna il pubblico in un viaggio musicale senza pause, il cui scopo è stare bene e portare gli ascoltatori ad un’esperienza che è un percorso emozionale sull’umana condizione.
La costruzione della Suite è un’improvvisazione per sentirsi liberi come cavalli bradi e spiccare il volo con la mente.
Eugenio con la collaborazione di Mirko Signorile al pianoforte e Raffaele Casarano al sassofono, ci ha narrato la nascita della composizione avvenuta durante il lockdown, a causa della pandemia, in cui ci si sentiva prigionieri e l’idea di un’unica traccia che racchiudeva sia i suoi brani che quelli da lui più amati, eseguiti insieme dai tre musicisti, ha reso il tutto liberatorio.
Tra i brani più iconici spiccano : Voglio, Soweto, Katia, Diesel, Oceano Di Silenzio, Mezzaluna, Le Ragazze Di Osaka, Dolce Italia, Vil Coyote, Holy Land, Estrellita, Ambaraboogie, Un Uomo, La Radio, Amore Diverso, Una Notte In Italia (cover di Ivano Fossati), Extraterrestre.
Il pubblico in sala non è riuscito a trattenersi dall’applaudire, vere e proprie esplosioni di mani ed ovazioni ci sono state ma, come l’artista stesso ci ha detto, al nostro posto anche lui non si sarebbe potuto esimere dal far trasparire il trasporto della gioia con l’applauso. Chiede anche scusa per dover cantare leggendo i testi sul leggio, ma “Sapete alla mia età ci sta”.
Una lunghissima carriera iniziata alla fine degli anni sessanta che ancora oggi con la sua voce non mutata nel tempo, ci accarezza con morbide melodie ed il suo particolarissimo e da sempre riconoscibile stile.
Molto commovente la dedica iniziale “Ad un meraviglioso ragazzo 36enne che ci ha lasciato dopo tanta sofferenza” (NDR Arrigo Vecchioni, figlio del cantautore Roberto Vecchioni, che è mancato qualche giorno fa) e l’amicizia tra i due cantautori che è tra le più longeve nel panorama musicale italiano.
C’è stato anche un doppio bis poiché il pubblico ha richiesto a gran voce, dopo “Extraterrestre”, anche l’immancabile “Musica ribelle”. Standing Ovation per Eugenio Finardi.
Nella fotogallery a cura di Gian Franco Gozzi, alcuni momenti del concerto:
I Report di Music And The City