Alice Cooper ha chiuso il trittico dei grandi concerti della 33° edizione del Pordenone Blues & Co. Festival con il suo spettacolare horror show, in quella che è stata l’unica data italiana di un tour che sta per spostarsi dall’Europa agli USA, dove proseguirà con decine di date fino ad ottobre.
Tutto il Parco San Valentino di Pordenone ha assunto, dal pomeriggio, i connotati di una festa in stile horror, con la presenza di personaggi in costume che hanno, in questo modo, sfidato coraggiosamente il caldo umido degli ultimi giorni.
Alle 21:30, una sciabola taglia il fondale e il protagonista della serata irrompe sul palco.
Con lui, una band forse ridondante, con tre chitarristi, ma di grande impatto scenico: Chuck Garric (basso), Nita Strauss, Ryan Roxie e Tommy Henriksen (chitarre) e Glen Sobel (batteria). L’attenzione del pubblico è stata inevitabilmente catalizzata dall’esuberanza della Strauss, che cerca continuamente complicità con gli altri membri della band, affiancandoli o appoggiandosi a loro.
Sia lei che il batterista Sobel hanno avuto il loro spazio solistico, inserito opportunamente nel programma per dare modo ad Alice di riprendere un po’ di fiato.
Lo spettacolo offerto a Pordenone è quello nella sua versione più completa, un full show con tutte le ambientazioni che caratterizzano i concerti di Alice Cooper e con la presenza, sul palco, del Frankenstein, del pitone e dei figuranti che recitano la loro parte nelle scenette costruite sopra ogni canzone.
Uno spettacolo teatrale a tema horror, non terrificante quanto piuttosto ironico.
Nella prima parte dello show, Alice Cooper presenta anche “Welcome To The Show”, unica canzone estratta da “Road”, ultimo lavoro in studio datato 2023. Il resto del concerto è fondamentalmente un greatest hits dove non possono mancare le famose “No More Mr. Nice Guy”, “Hey Stoopid” e soprattutto “Poison”.