Achille Lauro, al secolo Lauro De Marinis, infiamma l’arena del GruVillage 105 Music Festival con unvshow eclettico, trasgressivo e preciso.
Con la grande energia del cantante romano, si è concluso il festival ospitato nell’Arena Esterna del centro commerciale di Grugliasco. Il festival ha registrato una presenza totale di 50.000 persone con un cartellone ricco di eventi come mai prima d’ora.
Achille Lauro, accompagnato dal suo inseparabile compagno di palco, producer e amico Boss Doms, da Mattia Tedesco alla chitrra, Nicola Iazzi al basso e Marco Lancillotti alla batteria, propone al suo pubblico uno show accuratamente studiato e coinvolgente.
Il concerto riprende le origini Trap di Lauro e il Pop/Rock, presente nel suo ultimo lavoro “1969“, nel quale troviamo “Rolls Royce“, che ha in qualche modo scosso l’ultimo Festival di Sanremo.
Sul palco si assiste ad un concerto ma anche all’esibizione di un ottimo performer poliedrico. Con stile e stravaganza, lo show evidenzia la capacità artistica, non solo musicale, di questo personaggio controverso, piombato sulla scena mainstream italiana nell’ultimo anno.
Dopo alcuni lanci coreografici di acqua sul pubblico non poteva mancare l’ultimo singolo “C’est la vie” che porta il pubbico verso la fine del concerto.
L’ultimo bis, cantato in piedi sulle transenne sostenuto fisicamente dagli spettatori, chiude il concerto applaudito da tutto il pubblico, non totalmente giovanissimo.
La serata è stata aperta da Victor Kwality torinese, di origini mozambicane ma “cittadino del mondo”, con la sua musica ricca di contaminazioni, fa viaggiare il pubblico in una performance apprezzatissima.