Torino, Pala Alpitour 10/09/2019
di Roberta PERDUCA
Sono le 21 in punto al Pala Alpitour di Torino, quando il sipario blu, con sopra disegnato il logo degli occhi truccati e colanti di Alice Cooper, cade e…boato del pubblico per lo più amante del metal.
Entra prima la band (i tre chitarristi Nita Strauss, Ryan Roxie e Tommy Henriksen, il bassista Chuck Garric ed il batterista Glen Sobel) e poi Alice Cooper sale sul palco per l’unica data italiana del tour “Ol’Black Eyes is back Tour”, nome riferito al marcato trucco nero (Corpse Paint) sui vissuti occhi di Mr. Vincent Damon Furnier, attivo da oltre mezzo secolo nel mondo musicale, e ci regala uno spettacolo ricco di effetti speciali e teatralità.
Il tour celebra il cinquantesimo anniversario dall’uscita dell’album di debutto “Pretties for you” del 1969.
La scenografia è un vecchio castello ed Alice con camicia rossa,pantaloni di pelle aderenti e bastone nero, ci apre le porte del suo maniero e ci conduce in un viaggio nei meandri del Rock and roll con l’eleganza degna di un Conte Dracula in versione rocker. Ci sono fiaccole e tutti gli effetti speciali di uno show macabro che ci trasporta in un’oscura atmosfera quasi incantata.
Si comincia con “Feed my Frankenstein” con tanto di apparizione del mostro, per poi continuare con un altro suo successo di qualche anno fa “Bed of Nails” e in “Billion Dollar Babies” arriva un cannone che spara coriandoli e biglietti verdi simili a dollari sul pubblico.
Si prosegue con un’altra sua grande hit “Poison” tratta dall’album “Trash”, molto emozionante, cantata e ballata da tutto il pubblico del palazzetto, scritta nel 1989, periodo in cui Alice Cooper si disintossicava dall’alcool e nel testo stesso si riconosce il riferimento alle tentazioni da placare.
Durante “Roses on White Lace” Alice Cooper balla con una sposa fantasma che affascina tutti e lancia il suo bouquet preso poi dalla chitarrista.
Tra assoli di chitarra e di batteria si viaggia nel mondo di Alice, tenuto in camicia di forza da due inservienti, dove strappa dalle braccia di una sexy infermiera un neonato satanico nella canzone “Dead Babies” ed alla fine del pezzo appare addirittura una ghigliottina, a grandezza naturale, che lo decapita per poi risorgere e continuare lo show.
In chiusura la famosissima “School’s Out”(con inclusi frammenti di “Another Brick in the Wall”), scritta nel 1972, e considerata negli Stati Uniti un inno per festeggiare l’ultimo giorno di scuola, invece proprio ieri nel nostro capoluogo è ricominciato il nuovo anno scolastico…ironia del momento!
Per finire il Lord dell’Horror augura a tutti di fare ottimi incubi la notte, con un look cadaverico anche indossando la maglia azzurra della nostra Nazionale di calcio; la sensazione che rimane tornando a casa è che, dopo un ora e mezza di show esilarante, Alice Cooper , nonostante i suoi 71 anni e una voce consumata dalla vita, resta un’ icona rock che di polvere ne fa mangiare ancora tanta a molti dei suoi colleghi più giovani.
Grazie a Torino Concerti e Vertigo
Alice Cooper Scaletta Tour: “Ol’ Black Eyes Is Back” @ Pala Alpitour,Torino 2019
Feed My Frankenstein
No More Mr. Nice Guy
Bed of Nails
Raped and Freezin’
Fallen in Love
Muscle of Love
I’m Eighteen
Billion Dollar Babies
Poison
Roses on White Lace
My Stars
Devil’s Food
Black Widow Jam
Steven
Dead Babies
I Love the Dead
Escape
Teenage Frankenstein
Bis:
Under My Wheels
School’s Out (with snippets of “Another Brick in the Wall”)