di Roberta Perduca
Venerdì 14 aprile a sPAZIO211 al concerto “L’amico che non conosco” Alessandro Casalis, promotore dell’evento, ha esordito così “Devo ringraziare tutti gli ospiti musicisti miei amici e belle persone, il pubblico, le associazioni AITF, AIDO e lo sPAZIO211… Questo è il concerto dei tanti ringraziamenti”.
Prima che Ale salisse sul palco, c’è stata un’introduzione di Anita Siletto, Presidentessa dell’AITF (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato) e di Cristina Bunino dell’AIDO (Associazione Italiana per la donazione di organi), in cui spiegavano cosa significa diventare donatori di organi e in tal modo dare una seconda possibilità di vita a chi ne ha bisogno. Con punto informativo all’ingresso del locale.
Poi Ale ci canta “Le stelle dentro la giacca”, il brano che ha composto mentre era in convalescenza e dai cui è partita l’idea di organizzare questo incredibile concerto.
A seguire i tanti amici musicisti hanno cantato con Ale e la sua band composta da Stefano Petrini alla batteria, Matteo Giai alla tastiera, Roberto “Robbo” Bovolenta alla chitarra e Gianluca “Cato“ Senatore al basso, emozionandoci in un’atmosfera di solidarietà e sintonia che pervadeva tutta la sala.
Per tutto il concerto Alessandro ha narrato le sue esperienze con i diversi amici musicisti e come ci si è trovati qui stasera.
Alessandro con Tommaso Cerasuolo (Perturbazione) hanno duettato in “Cara” di Lucio Dalla, poi Ale con i suoi brani “La vita che prende la mira” e “Difetti Perfetti” brano che ci racconta di aver scritto per una sua amica che non si vedeva bella.
Ritorna Tommy che con una battuta ci spiega la scelta dei brani da suonare, “Volevo proporre ad Ale di suonare “Fegato fegato spappolato” di Vasco Rossi (tutti i presenti hanno riso) ma poi ho pensato fosse di cattivo gusto…!!” e quindi ci canta “We are going to be friends” dei White Stripes e “With a little help of my friends” di Joe Cocker brano che poi suoneranno e canteranno tutti insieme come bis in un finale corale e che incarna in tutto e per tutto lo spirito del profondo sentimento di amicizia che ha legato tutti i musicisti per tutto il concerto.
E la volta di Mao che ci suona con brio tre dei suoi pezzi più famosi “Pazzo di te”, “Satelliti” e “Chinese Take-away” in stile rock.
Tocca ora a Livio Magnini (Bluvertigo) chitarra, Vicio (Subsonica) basso e Stefano Petrini batteria, per la prima volta insieme senza le rispettive band, che ci deliziano con due brani strumentali Ambient lunghi ed improvvisati, con un omaggio a Ryuichi Sakamoto (Forbidden colours), musicista recentemente scomparso.
L’ultimo artista a salire sul palco è Bunna (Africa Unite) con la sua selezione di due brani degli Africa, “Scegli” e “Non è fortuna” e una cover strepitosa di “Redemption Song” di Bob Marley & The Wailers.
Gran finale corale con un affollato palco a sPAZIO211 che faceva fatica a contenere tutti gli artisti, con il bis di “With a little help of my friends”.
Durante tutta la serata è stata palpabile l’energia positiva che scaturiva ed univa pubblico e musicisti, l’emozione di entrambi, il divertimento e la gioia per una festa per sostenere le associazioni AITF e AIDO per un ringraziamento di ritorno alla vita memorabile! Che seratona… Un grazie tocca a noi dirlo ora per aver avuto la possibilità di esserci!
La fotogallery de “L’amico che non conosco” è a cura di Vincenzo Turello.