ANASTACIA una voce che ti tocca il cuore, merita la tripletta al Gruvillage
di Letizia Reynaud
Non c’è due senza tre, e quindi speriamo ci possa essere un terzo anno di Anastacia al GruVillage.
Certi Live sono difficili da raccontare, non si sa bene come iniziarne un report. Tortuoso trovare le parole più adatte per esprimere tanti troppi concetti, tutti importanti, soprattutto nell’ordine più adeguato, quindi penso che, per descrivere l’emozione di un Live di Anastacia, la prima cosa da dire è che un suo spettacolo non è un semplice Live ma una vera e propria esperienza sensoriale, un insegnamento unico, una scuola di vita.
Quante volte devi perderti per poterti ritrovare ?
Forse, o meglio, senza dubbio la risposta è singolare e unica per ognuno di noi, qualcuno si perde e basta, qualcuno sembra non perdersi mai. Lei, non è un segreto ormai, si è persa duramente e ritrovata per ben due volte, ha saputo canalizzare il dolore e ritrovarsi più forte che mai.
La sua lotta contro il cancro è diventata un simbolo e le sue indimenticabili parole : « Sono una cantante che tocca milioni di persone, le mie parole e la mia conoscenza di quello che sto imparando dal cancro può aiutarne milioni. E se posso aiutare milioni, oppure anche solo una persona, quella persona è più di nessuna. », sono state seguite dai fatti e hanno ottenuto il riscontro voluto essendo in effetti un sostegno per molto più di una persona. Tutto questo l’ha resa un artista ancora più grande di quanto già non fosse, collocandola nel bacino di quegli artisti che davvero hanno una missione unica.
Ho sempre pensato che un vero grande artista lo debba essere non soltanto sul palco ma anche e soprattutto fuori e che, per guadagnarsi tale etichetta, debba essere in grado, quasi in maniera “doverosa”, di utilizzare il dono concessogli dal destino come strumento per arrivare al mondo in maniera costruttiva. Ebbene senza dubbio Anastacia sta nella top list di coloro che ci sono riusciti.
La bellissima bionda di Chicago, ieri sera al Gruvillage come al solito non si è risparmiata, ha dato tutto di sè, in maniera onesta, determinata, simpatica, elegante ( svariati i cambi d’abito), sensuale ed altruistica non tralasciando di dare il giusto valore e spazio anche ai suoi compagni di palco musicisti, vocalist, ballerine e coriste e interpretando con il suo chitarrista Deeral Aldridge il brano EVERYTHING BURNS, inciso nel 2005 con Been Moody. La formazione che l’accompagna nel suo ‘Ultimate Collection World Tour è formata da Orefo Orakwue (basso), Deeral Aldridge ( chitarra), Gary Sanctuary (tastiere), Steven “Steve” Barney (batteria). La corista Maria Quintile della quale l’artista non ha mancato di sottolineare le origini italiane e le ballerine Anjula Kelly e Christina Andrea.
Uno show carico, carico di Energia positiva, quella di un guerriero .. quella di chi lotta e non si arrende mai, di chi cade e si rialza .. e ricade e si rialza e quando cade cerca di non fare rumore e si rialza senza tante scuse.
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