Antonello Venditti – ‘Sotto il Segno dei Pesci’ al PalaAlpitour, Un ‘Concertone’ da Antologia
di Marco Drogo/ ph.Luca Moschini
‘Torino non è soltanto una canzone, Torino è un grande coro di persone’. Proprio come le 8000 che, ieri sera, hanno giustamente applaudito a lungo Antonello Venditti, nelle oltre tre ore e mezza di un memorabile concerto al Pala Alpitour. Il cantautore romano, nel finale, dedicato ai bis a sorpresa, ha voluto omaggiare la nostra città recitando, prima di cantarla, senza nascondere l’emozione, il testo di ‘Torino’, brano contenuto in ‘Sotto la pioggia’, album del 1982.
E’ stata la ciliegina sulla torta di una serata magica. Dato che ‘Torino è l’altra faccia della stessa Roma’, a coronamento di questo concertone, che aveva una scaletta ricchissima, 31 brani, una vera e propria antologia con il meglio del repertorio del cantautore romano, non poteva mancare ‘Roma capoccia’, pietra miliare della storia della musica italiana, scritta da Venditti all’età di 14 anni.
Chiudendo con ‘Torino’ e ‘Roma Capoccia’, Antonello Venditti, oltre a mandare un abbraccio ideale a tutto il pubblico italiano, proponendo una sorta di gemellaggio tra le due città, voleva sottolineare l’intento ‘rituale’ del suo concerto. Antonello, come lo chiamano da sempre i suoi fan, che lo considerano ‘uno di famiglia’ si definisce un ‘ragazzo adulto’. Il fresco 70enne può giustamente vantarsi di riuscire ancora a fare breccia sul pubblico giovane, ma – dice – il suo orgoglio maggiore è merito ancora una volta di ‘Sotto il Segno dei Pesci’, che è riuscito, infatti anche a riavvicinarlo ai suoi coetanei, confermando quanto le sue canzoni riescano ad essere sempre più intergenerazionali. Nel suo grande repertorio, infatti, ci sono moltissime canzoni d’amore e d’impegno sociale, con tematiche che si ripetono nel corso del tempo e che possono offrire spunti e idee ai fans di tutte le età.
Una spettacolare ‘Ricordati di me’, sembrava già la chiusura ideale di questa bellissima serata. Prima Venditti,aveva riservato la seconda parte dello show, ad alcuni tra i suoi più celebri ‘brani d’amore’. Era il momento di ‘Dimmelo tu cos’è’ (‘Sotto la pioggia’, 1982), la canzone che segna il suo nuovo inizio dopo aver affrontato la fine del suo matrimonio con Simona Izzo, seguita da ‘Dalla pelle al cuore’, dove invitava sul palco le poche donne tra le presenti che hanno saputo perdonare un tradimento, di ‘Unica’, e di classici del calibro di ‘Amici Mai’, ‘Alta marea’, ‘In questo mondo di ladri’ e ‘Benvenuti in paradiso’. Una parte conclusiva che continuava a offrire grandi hit ed emozioni, arricchendo una super set-list iniziata con l’immancabile ‘Raggio di luna’, seguita da ‘I ragazzi del Tortuga’ e ‘Giulio Cesare’.
Dagli anni del liceo, il viaggio di Antonello Venditti al Pala Alpitour era approdato idealmente a San Siro, 27 giugno 1980 e a quel concerto di Bob Marley cantato in ‘Piero e Cinzia’. Dopo aver sottolineato la sua lotta contro l’eroina e le droghe pesanti in ‘Lilly’, Venditti regala un emozionante momento al pianoforte con ‘Compagno di scuola’, dove tutto il Pala Alpitour si illumina grazie agli smarthphone, per poi cantare ‘Ci vorrebbe un amico’ e ‘Notte prima degli esami’.
Il cantautore di Roma non ha dimenticato di ringraziare il ‘dio della musica’ per l’ispirazione avuta nel comporre un’altra di quelle canzoni capaci di unire le generazioni. ‘Che fantastica storia è la vita’ (2003) è un inno generazionale, un insieme di storie e di persone in cui tanti possono riconoscersi. Proprio come ‘Sotto il segno dei pesci’, una canzone che tenta di fare un bilancio sulla vita dei coetanei del cantautore, che avevano vissuto il ’68 e gli anni dell’impegno e che successivamente si stavano preparando ad affrontare gli anni del riflusso.
Per celebrare questo lavoro, nel culmine della serata, Venditti ha voluto sul palco, gli Stradaperta, il gruppo con cui aveva collaborato a quei tempi. Con loro, ha eseguito l’intero lavoro, dimostrando quanto suonino ancora attuali quei brani. C’è l’amicizia fraterna e la strada verso il successo fatta insieme a ‘Francesco’ De Gregori, in ‘Bomba e non bomba’, la lotta contro l’eroina cantata in ‘Chen il cinese’, due storie di donne,’Sara’, la ragazza-madre e la rivale concorrente ‘Giulia’. E’ stata una notte memorabile, ‘Sotto il segno dei pesci’.
Sotto il segno dei Pesci è un tour da non perdere. Prossimo appuntamento a Milano, il 29 marzo. In Piemonte tornerà il prossimo 16 luglio, a Cervere, all’Anfiteatro dell’Anima.
Scaletta Antonello Venditti ‘Sotto il segno dei Pesci’ @PalaAlpitour:
1) Raggio di luna
2) I ragazzi del Tortuga
3) Giulio Cesare
4) Piero e Cinzia
5) Peppino
6) Stella
7) Non so dirti quando
8) Marta
9) Lilly
10) Compagno di scuola
11) Ci vorrebbe un amico
12) Notte prima degli esami
13) Sotto il segno dei pesci
14) Francesco
15) Bomba o non Bomba
16) Chen il cinese
17) Sara
18) Il telegiornale
19) Giulia
20) L’uomo falco
21) Dimmelo tu cos’è
22) Dalla pelle al cuore
23) Unica
24) Che fantastica storia è la vita
25) Amici Mai
26) Alta marea
27) Benvenuti in paradiso
28) In questo mondo di ladri
29) Ricordati di me
30) Torino
31) Roma Capoccia
La photogallery di Music and the City a cura di Luca Moschini