Sul Palco dell’Hiroshima Sound Garden ieri sera sono saliti ad emozionare il pubblico due grandi chitarristi Bombino e Adriano Viterbini
Bombino è il prodigio partito dal Niger per conquistare il Mondo, fino ad essere incoronato dalla critica come il “Jimi Hendrix” del deserto. Viterbini è il bluesman romano che insieme danno vita a uno spettacolo mozzafiato.
Il repertorio del primo è potenziato dal contributo del secondo attraverso una selezione di brani originali arrangiati in forma inedita.
Il suono è caldo, sabbioso e sensuale, il pubblico è avvolto in un’atmosfera magica e conturbante. Uno show magnetico e polveroso, l’occasione inedita per vedere all’opera insieme due tra i chitarristi più ispirati e sanguigni attualmente in attività sul Pianeta Terra.
Bombino è la stella più luminosa del desert blues, canta nella lingua dei tuareg, il tamashek, e ha da tempo conquistato il cuore del pubblico italiano.
Ispirato dalla musica popolare della sua terra e da alcune leggende del rock come Jimi Hendrix e Mark Knopfler, comincia la carriera di musicista molto giovane, combinando la sua passione per il blues rock e per la chitarra elettrica con le sonorità tipiche dell’Africa subsahariana, creando uno stile personale e inconfondibile. A causa delle tensioni civili createsi in Niger negli anni novanta, è stato costretto ad emigrare in Algeria e Libia con la famiglia, dove ha vissuto per diversi anni. Nel 1997 ha fatto ritorno in Niger, dove ha cominciato la carriera di musicista professionista. Nel 2009 pubblica il suo primo album, intitolato Group Bombino – Guitars from Agadez, vol. 2.
Adriano Viterbini è chitarrista e fondatore di I Hate My Village e Bud Spencer Blues Explosion, autore di due album da solista (Goldfoil del 2013 e Film O Sound del 2015), apprezzatissimo sessionman in studio e dal vivo, è ricercato per la sua spiccata e poliedrica personalità da artisti come Rokia Traorè, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazze, Nic Cester.
La Photogallery è a cura di Luca Moschini.