Un concertone mozzafiato quello di lunedì sera per i Calibro 35 a Torino, in un Teatro Colosseo gremito
di Roberta Perduca
La band ha presentato un mix del repertorio del Maestro Ennio Morricone, tratto dai loro due album “Scacco al Maestro” Volume I e II, un personale omaggio al grandissimo compositore scomparso poco più di due anni fa che col suo genio ed innovazione sarà per sempre fonte di ispirazione e memoria per la composizione di colonne sonore.
Sul palco con i Calibro 35, alias Luca Cavina, Enrico Gabrielli, Massimo Martellotta e Fabio Rondanini, ci sono per queste date teatrali Paolo Raineri alla tromba e flicorno, Sebastiano De Gennaro alle percussioni, Valeria Sturba al theremin, violino e voce, e Roberto Dell’Era al basso.
Velluto rosso non steso per terra ma appeso dietro ai musicisti ed inizio con “Arena” una marcia trionfale quasi solenne, che ci riporta indietro in pieni anni 70, ecco ciò che succede quando dalle colonne sonore poliziesche si passa ai capolavori di Morricone, e se si chiudono gli occhi in compagnia del suono della tromba della “Trilogia del dollaro” (ndr “Per un pugno di dollari”, “Il buono, il brutto, il cattivo” e “Per qualche dollaro in più”) si visualizzano le mitiche scene legate a quelle note acute e perentorie.
“Se Telefonando” ha una potenza incredibile con la voce ed il theremin di Valeria Sturba che si mescolano e si confondono.
Alla musica si alternano spezzoni di dialoghi di film, una voce conosciuta quella di Ferruccio Amendola, e la voce del Maestro che ci dice che avrebbe voluto essere un combattente negli scacchi, gioco che lui amava e che dà il titolo ai due album.
Un altro racconto di Morricone ci narra di quando Elio Petri, regista di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, gli chiese di comporre la colonna sonora per il film, preannunciando che i compositori con lui lavorano solo una volta e poi si cambia. La musica doveva essere grottesca ma semplicissima, eseguita con strumenti poveri che la gente disprezza. Petri fece uno scherzo al Maestro addirittura cambiando il missaggio della sua versione finale con un altro brano, cosa che lo fece rimanere malissimo ma alla fine Petri gli disse che era il perfetto connubio tra musica ed immagini e lo prese in giro poiché gli disse “Hai abboccato subito!”.
Non sono mancati brani tratti da “Il gatto a 9 code” , “Una stanza vuota”, “Un tranquillo posto di campagna” e “Metti una sera a cena”.
Con l’ultimo brano “L’uomo dell’armonica” tratto da “C’era una volta il west”, arriva una lamata da brividi che vibra ancora quando si accendono le luci. Ed è standing ovation per tutto il pubblico che applaude fragorosamente, mentre i Calibro 35 ringraziano il quinto membro che forse da lassù ci guarda e si sarà divertito un sacco!
Nella fotogallery a cura di Stefano La Bruna, alcuni momenti della serata: