“La musica mi ha salvato la vita aiutandomi ad uscire dalla depressione dovuta agli atti di bullismo che ho subito a scuola. Spero di restituire il favore. Spero che con il mio messaggio in musica tante persone possano sentirsi meno sole e meno oppresse in questo momento così difficile. Voglio lanciare un grido di speranza contro il bullismo esercitato dalla pandemia, che ci emargina tanto quanto quello sociale” spiega Marco Sentieri parlando del suo progetto #NonLasciamociBullizzareDalCoronavirus
Il cantante campano, cresciuto nella difficile realtà dei “casalesi” a Casal di Principe (CE), è stato definito il “vincitore morale” del Festival di Sanremo 2020. Ha portato sul palco dell’Ariston il brano “Billy Blu” che è diventato canzone icona contro il bullismo, canzone utilizzata in molte scuole come strumento pedagogico per sensibilizzare sull’argomento.
Marco Sentieri, al secolo Pasquale Mennillo, ha inserito nel videoclip immagini del “Teatro Comunale Parco della Legalità Casal di Principe”, perché “Non dobbiamo mai dimenticare le nostre radici“.
Sentieri ci definisce “Poeti dei balconi” che a volte si scordano di essere stati “Gloriosi” e in #NonLasciamociBullizzareDalCoronavirus ricorda quanto il nostro Paese abbia una grande tradizione storica citando eccellenze italiane che hanno scritto la storia del mondo: Dante, Manzoni, Michelangelo, Bernini, Marconi, Da Vinci, Giotto, Galilei, Pertini, De Curtis, Mennea, Pellegrini, Mina, Merini, Deledda, Artemisia, Loren, Magnani, Montessori, Montalcini.
La canzone, scritta dall’autore Igor Nogarotto, è anche un segnale di solidarietà verso il mondo dello spettacolo, fortemente penalizzato dalle misure restrittive adottate.
Il brano è stato suonato dai musicisti della band “Due Quarti” composta da Nicola Pilla (chitarre), Paolo Pollastro (basso, tastiere, arrangiamenti), Alessandro Pilla (batteria).
Guardate anche la bella e interessante intervista realizzata nel contesto del Festival di Sanremo: