Da oggi in radio, già disponibile in digitale, “Boh!” è il singolo di Maurizio Ferrini (la Signora Coriandoli) feat. Orietta Berti, scritto arrangiato e prodotto da Franco Micalizzi su testo di Antonio Massimo Cardillo, Maurizio Ferrini e lo stesso Micalizzi.
Tutto ha inizio quando Franco Micalizzi, compositore di successo di tante colonne sonore ormai “cult” del cinema di genere degli irripetibili Golden 70’s, incontra per caso, ospite nella medesima trasmissione tv, il comico Maurizio Ferrini da tanti conosciuto come la Signora Coriandoli, del quale Micalizzi è grande fan.
Non si conoscevano e non si erano mai visti prima di persona, i due si presentano, iniziano a chiacchierare, nasce un’intesa amichevole spontanea che va avanti da qualche tempo.
L’idea che con Ferrini si possa costruire un brano musicale atipico e particolare viene a Micalizzi, che glielo propone, invitandolo a scrivere qualche battuta surreale di testo, del genere di quelle che lo hanno reso popolare al grande pubblico. Ferrini accetta e il sodalizio artistico che ne consegue è da subito perfetto. Le musiche di “Boh!” nascono in un paio di giorni e Franco Micalizzi, ispirato più che mai, compone anche parte del testo.
Il titolo del brano, “Boh!”, arriva dal fatto che infinite volte, nella quotidianità, questa parola la usiamo forse per scappare dal dover dare una risposta e a volte neanche abbiamo consapevolezza di quanto la usiamo.
“Boh!” ironica e divertente canzone, che ha per argomento il mondo del web, in cui vengono presi di mira il concetto di algoritmo che ormai regola tutto e la ricerca di approvazione (i famosi ‘like’), sui temi più svariati, da parte dei numerosissimi utenti.
“Boh!” gioca con satira sul mondo del web, alludendo in modo più o meno velato a tutte le numerose manipolazioni che si trovano nella ‘rete’. Maurizio Ferrini, nel testo, vuole scalare i vertici del mondo politico, proponendo un gigantesco show per promuovere le sue ambizioni tra il virtuale ed il reale. E sono tante le trappole! “Boh!” è anche divertente nella sonorità.
Franco e Maurizio, entrambi già amici di Orietta Berti, le mandano per l’ascolto la registrazione del brano e lei risponde positivamente all’invito di cantarlo con la sua adorabile voce: “Molto divertente il testo, e bella la musica” dice Orietta che arriva a Roma nel giro di pochi giorni, e regala al brano un ritornello vocale di grande ironia e mestiere, come solo lei può fare.