di Erica Petrovi
Elisa porta a Palmanova, nella sua terra, il Back to the Future Live Tour, di cui è stata recentemente annunciata una leg europea per il mese di ottobre.
“Finalmente a casa, anche se per poco”
Oltre 4.000 persone di ogni fascia d’età, hanno abbracciato con calore l’artista, con quell’affetto speciale tutto destinato a lei, che in Friuli – Venezia Giulia è cresciuta e abita.
A lei che nonostante le vette raggiunte è rimasta una persona semplice; a lei che si è fatta apprezzare ovunque con la sua Musica e che quando ritorna, là dove vive, è visibilmente felice ed emozionata e dà tutta se stessa, fino a rimanere quasi senza voce.
Il concerto di Elisa a Palmanova è stato la prima occasione, per il grande pubblico della regione, di rivedere la propria beniamina dopo quasi due anni dall’ultima esibizione a Udine. Nel mentre ci sono comunque stati gli eventi speciali che l’artista ama offrire alla sua base di fedelissimi.
La scaletta proposta è varia e comprende brani tratti dal recente doppio album Ritorno Al Futuro / Back To The Future, altri, sempreverdi, del passato.
Scopriamo così che Heaven è una delle sue canzoni vintage preferite. Non manca qualche chicca, come Hallelujah di Leonard Cohen, rimodulata con la sua incredibile vocalità.
Dedica proprio questo brano al nonno, purtroppo recentemente scomparso. Rivela, con un misto di tristezza e infinito amore e gratitudine, il suo grande legame con lui, che le ha insegnato tante cose sul canto.
“Lui cantava sempre e io dovevo fare una certa voce e mia sorella un’altra. Così ci insegnava ad armonizzare”
Un meraviglioso ritratto di famiglia regalato ai fans (o funs, come lei preferisce chiamarli).
Il leit motiv del tour è l’impegno ambientalista ed ecologista della cantante. Elisa lo riassume con queste parole:
“Questo tour vuole dare un messaggio, ovunque, in tutte le regioni, in Italia e anche in qualche altro posto in Europa. Questo è il mio messaggio, questa è la mia speranza, che noi tutti insieme possiamo fare la differenza, che noi tutti insieme possiamo cambiare le cose. Perché ognuno di noi può cambiare nel suo piccolo, migliorare la sua vita facendo scelte più sostenibili. Noi abbiamo potere, noi possiamo convincere, anche se ci fanno credere il contrario ma non è vero. Noi possiamo convincere politici, possiamo convincere, costringere le multinazionali perché noi siamo miliardi. Non siamo miliardari, siamo miliardi, che è diverso. Dobbiamo solo unirci e non separarci. Cercano di separarci, non dobbiamo permetterglielo. Qualcuno ha detto questo, meglio di me. Una persona speciale, un messaggio speciale.”
Viene quindi proiettato sul maxi schermo uno spezzone tratto da un’intervista al Dalai Lama, il cui insegnamento è che “Il cambiamento parte dall’individuo”.
Elisa è accompagnata sul palco da una sezione coristica di prim’ordine, i “suoi angeli“, composta da Roberta Montanari, Francesca Palamidessi, Chiara Calderale, Jessica Childress e Bridget Cady.
Il resto della formazione vede Andrea Fontana alla batteria, Matteo Bassi al basso e moog, Will Medini all’organo e archi, Gianluca Ballarin alle tastiere e, “from Villesse, California”, Andrea Rigonat alla chitarra.
Un grande tour, una grande band, una grande, unica, riconoscibilissima, inimitabile Voce.
“Io farò sognare il mondo con la musica”
E così sia.
La scaletta del concerto di Elisa a Palmanova:
- Let me
- Show’s rolling
- Come sei veramente
- Seta
- Palla al centro
- Rainbow
- L’anima vola
- A tempo perso
- Heaven
- Hallelujah
- Anche fragile
- Eppure sentire
- Qualcosa che non c’è
- Ostacoli del cuore
- O forse sei tu
- Se piovesse il tuo nome
- I feel it in the heart
- Luce
- Stay
- No hero
- Fucking believers
- Together
- Cure me
- A modo tuo
La fotogallery è a cura di Cristiano Celeghin: