Fantastic Negrito si è esibito giovedì 11 luglio al Castello di Udine, quarta tappa in Italia del suo tour estivo, nell’ambito della rassegna Udin&Jazz.
Lo spettacolo è stato aperto dal concerto del gruppo locale Dang!, composto da Gianni Rojatti (chitarra), Marco Scipione (sax) e Daniel Fasano (batteria). Un’apertura coerente con quello che è poi stato il concerto di Fantastic Negrito. Il power trio ha presentato una selezione dei propri inediti, scelti tra quelli con un taglio più prog rispetto a quanto già apprezzato in una loro precedente esibizione sullo stesso palco, due anni fa in occasione del concerto di Steve Vai.
Alle 22:30, Fantastic Negrito sale sul palco con la sua band, una formazione composta da batteria, basso, chitarra e tastiere. Il look sfoggiato dall’artista è sempre motivo d’interesse, dal momento che ci ha abituati a degli outfit molto originali. Anche questa volta non si smentisce, indossando dei pantaloni arancioni a strisce, sostenuti da delle bretelle in tinta, su una camicia grigio chiaro a righe bianche. Cravatta arancione e un cappello che richiama anch’esso il mondo rurale degli Stati del Sud USA.
E’ questo il tema portante degli show di Fantastic Negrito, le sue black roots.
Si può restare confusi dalla musica di questo eccezionale performer, un mix di contaminazioni blues, soul, rock, country. Ma il trait d’union è chiaro e sotto gli occhi di tutti: le origini sono ciò che ci segna profondamente e ci contraddistingue e le origini di Fantastic Negrito sono nel profondo Sud degli Stati Uniti.
La sua discografia è composta da tre album, tutti vincitori di un Grammy come miglior blues contemporaneo. In effetti, il livello qualitativo del concerto è stato molto elevato, lasciando stupito il pubblico di Udine che, ad un occhio esterno, potrebbe esser sembrato piuttosto freddo. In realtà i commenti intercettati tra le file della platea erano di assoluta ammirazione nei confronti di Xavier Amin Dphrepaulezz (vero nome dell’artista, ndr).