Con Finardimente, la mente di Eugenio mette una nuova veste acustica ai suoi successi
di Silvia Amato/ph. Gianluca Talento
Il theatre tour Finardimente parte dal Teatro Civico Di Tortona (Alessandria) ed è un susseguirsi di sorprese. Già il titolo lascia libera chiave di lettura sul suo significato, a partire dalla duplicità dell’artista, che si racconta come uomo e come personaggio, definito fin dagli esordi “ribelle”, dal brano “Musica ribelle”, con cui ha aperto la serata.
La dimensione acustica lascia spazio alla narrazione di aneddoti di vita privata, sulla nascita delle canzoni e sulla concezione dell’Amore, da primordiale passione nell’età giovanile e adulta, alla forma più pura e profonda dell’infanzia e che torna più dolce nella maturità.
I brani, alcuni tra i più noti, altri riscoperti per l’occasione, sono rivisitati e riarrangiati ad hoc.
Da “Nuovo Umanesimo” a “La canzone dell’acqua”, “Un uomo”, “Il vecchio sul ponte”, “Lei s’illumina”, “Dolce Italia”, “Extraterrestre”, fino a “Con questi occhi”, riproposta dal vivo per la prima volta dal 1996.
Finardimente quindi é anche un modo, il modo di condurci in un viaggio alla scoperta dell’Uomo, della Musica e dell’Amore in tutte le declinazioni, umana, artistica e sociale.
Uno scrigno di tesori da assaporare, tra cui la perla dell’inedito “Ti stai cercando” del chitarrista Giovanni Maggiore, Giuvazza, al debutto come solista con il suo “Nudisti al sole”.
I musicisti sul palco, Federica Finardi (violoncello), Giovanni Maggiore (chitarra), Marco Lamagna (basso) e Claudio Arfi Arfinengo (percussioni) sono piccoli grandi gioielli di bravura ed espressività, ancor più in una dimensione nuova e sfidante come quella teatrale, che avvicina il pubblico, ancora una volta entusiasta e caloroso.
Si ringraziano Eugenio Finardi, TAIGA – Andrea Pintaldi e Arena Derthona – Charly Bergaglio