Francesco Gabbani – Un talento vero all’Hiroshima
di Marco Drogo / ph. Antonio Abbruzzese
Ci aveva conquistato subito, a Sanremo, con ‘Amen’: al primo ascolto, per quel ritmo elettronico e ballabile, ma soprattutto successivamente, scoprendo meglio e approfondendo un testo meritatamente premiato al Festival con il premio Sergio Bardotti.
Per questo eravamo davvero curiosi di vederlo sul palco per il suo primo live torinese dopo la vetrina festivaliera, dove aveva anche ottenuto meritatamente il Premio della Critica Mia Martini.
Francesco Gabbani (Voce/Chitarra/Synth) si è esibito sul palco dell‘Hiroshima Mon Amour, il prestigioso club di Via Bossoli, accompagnato dal fratello Filippo (Batteria elettronica/Cori) e da Lorenzo Bertelloni (tastiere).
Un set composto da 18 brani, diventati 20 con i bis finali, dove ha riscoperto, su richiesta del pubblico, la divertente ‘I dischi non si suonano’ (Li hanno già suonati), contenuta nel suo primo album ‘Greitist Iz’ (2013), prima di chiudere con una seconda esecuzione dell’acclamatissima ‘Amen’.
Gabbani dimostra personalità e carisma, unite ad una voce dalle sfumature interessanti, riuscendo a coinvolgere e a intrattenere il pubblico con un bel mix di pop e elettro-pop, che a volte quasi sconfina nel rock-reggae, con pregevoli assoli di chitarra. Davvero interessanti i testi di molti tra i brani proposti, sin dall’avvio con ‘La Strada’ e ‘Per una vita’, che invita anche a ballare.
‘Amen’, proposta come quarto brano della serata, riesce come da previsioni a far decollare uno spettacolo, che poi raggiunge due obiettivi: fa riscoprire alcuni brani interessanti del primo album, ‘Per tornare liberi’ e ‘Clandestino’ e propone alcune cover interessanti, ‘Ma che freddo fa’ di Nada ,’Svalutation’ di Celentano e ‘Vengo anch’io, no tu no’ di Jannaci e intense come ‘Che coss’è l’amor’ di Capossela e ‘Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi..’, di Battisti.
Tra i brani più convincenti del nuovo album ci sono sicuramente ‘Software’ dove Gabbani sottolinea in chiave ironica quanto un’idea valga più della tecnologia e il nuovo singolo, title-track dell’album uscito dopo la vittoria a Sanremo 2016 ‘Eternamente Ora’. Un invito al carpe diem, a vivere il presente.
E anche Gabbani vuole prolungare il suo momento magico. Poco importa se l’Hiroshima, complice probabilmente un giovedì torinese ricco di eventi, non vantasse un grande afflusso di pubblico. Il cantautore carrarese ce la mette tutta e soddisfa i presenti, che dimostrano di conoscere e apprezzare le sue canzoni, concedendosi anche nel post-concerto con battute, foto e autografi. La prossima volta gli auguriamo che ci sia più gente. Perchè se lo merita.
‘Eternamente Ora Tour’ Torino 19/5/2016 Hiroshima Mon Amour
1) Intro + La Strada
2) Per una vita
3) Prevedibili
4) Amen
5) Per tornare liberi
6) Ma che freddo fa
7) Software
8) Che coss’è l’amor
9) Clandestino
10) Io vorrei Non vorrei Ma se vuoi
11) In equilibrio
12) Maledetto amore
13) Posso Dire che amo
14) Immenso
15) Svalutation
16)Eternamente Ora
17) Vengo anch’io, No tu no
18)Il vento si alzerà
Bis
19) I dischi non si suonano (Li hanno già suonati)
20) Amen
La fotogallery del concerto di Francesco Gabbani @Hiroshima Mon Amour a cura di Antonio Abbruzzese:
Samuel @ Ritmika - 11 settembre 2021
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