“Gli Sbagli Che Fai” ad un mese dall’uscita, ecco COSA PENSA IL POPOLO DEL BLASCO !!

Fuori anche la colonna sonora de “Il Supervissuto” in formato fisico

IL SUPERVISSUTO - GLI SBAGLI CHE FAI

Esce oggi, venerdì 3 novembre, su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico la colonna sonora de “Il Supervissuto”, tratta dalla docuserie Netflix che sta avendo un grandissimo successo di pubblico e di critica.

Si tratta del primo album ad uscire via EMI Records Italy dalla riapertura in Italia della celeberrima label.

Il Supervissuto OST, è composto da 2 cd/4LP contenenti 32 brani, mentre l’edizione digitale ne contiene 50, una selezione di quelli che vengono citati nei 5 episodi e tra i più significativi dei suoi ultimi 40 anni.

La OST è stata curata da Vince Pastano con Maurizio Biancani e contiene 32 canzoni nella versione fisica e 50 in quella digitale.

Incluso l’inedito “GLI SBAGLI CHE FAI” brano scritto appositamente per la sigla della serie, attualmente nella top10 dei brani più suonati dalle radio italiane e il cui video è andato alla prima posizione delle clip più viste su YouTube.

Ma cosa pensa davvero il popolo del rocker di Zocca, rispetto a questo singolo ? Abbiamo raccolto le emozioni e i pensieri di una bella fetta di fan sparsi per l’Italia e riportiamo a seguito

 COSA PENSANO DAVVERO I FANS DEL BLASCO DI QUESTO SINGOLO ?? 

“Gli Sbagli Che Fai” riflette sulla natura umana, la ricerca di un senso nella vita e la mancanza di una stabilità duratura, rappresentata come un “centro di gravità permanente”. Il pezzo suggerisce che gli artisti con la loro arte, cercano di farci credere che tutto sia possibile, anche quando la realtà sembra difficile. L’arte viene elogiata perché può creare un’illusione di speranza e fuga dalla realtà, persino attraverso una semplice canzone.
Personalmente ritrovo il “mio” Vasco, non tanto nel testo ma nella musica.

Chitarre spavalde e distorte egregiamente suonate da Vince Pàstano, mentre il solo centrale è di Simone Sello e, se il buongiorno si vede dal mattino, quei suoni sembrano avvisarci che ne vedremo e sentiremo delle belle dal vivo…d’altronde, come dice lui stesso, “le canzoni quando le scrivo me le immaginavo già suonate dal vivo, e scriverei canzoni solo per il pretesto di fare concerti (oltre che per necessità “terapeutica”).
La definirei a mio personale parere uno dei singoli più intimisti, dopo “I soliti” (tra l’altro traccia trainante dell’altro doc-film “Questa storia qua” del 2011), Se ti potessi dire” e “Ho ritrovato te” (traccia inserita nell’ultimo disco di inediti “Siamo qui”).
Questa volta ci fa fare un giro nella sua testa “pacifico e riflessivo”, a discapito dei precedenti viaggi nell’inferno della mente (Se ti potessi dire).
Vige il concetto dei “3 io”, ancora richiamato come in “Seńorita”.
Perché sono così importanti gli sbagli… perché ci riportano sulla terra! Ci dicono che siamo umani e che possiamo sbagliare!
Gli errori ci permettono di conoscerci, di vedere il nostro agire, le nostre idee, il nostro modo di comportarci.
Essi ci parlano di cosa pensiamo…ci permettono di conoscerci.
Finita ormai l’era della vita spericolata, del “motore pronto sempre acceso”, ora è iniziato il tempo delle riflessioni, dei ricordi, della consapevolezza.

Fabio T. di Venaria (TO) 

Questa volta ho lasciato che fosse lei a cercarmi. Che fosse la canzone a trovarmi.
Non l’ho ascoltata fintanto che non è stata lei a imbattersi in me.
E così è stato. Di sorpresa, una di queste mattine, mentre pensavo tra me e me. Cioè io che dialogavo tra con gli altri due Gianpaolo.
Guarda un po’, ecco le prime note, le prime parole di uomo dalla voce consumata, graffiata, dalla vita.
Parole di un dialogo tra lui e gli altri se stesso.
Proprio come me. Ecco l’incontro, ecco la magia. La magia dell’identificazione.
Sempre a rincorrere, caro Vasco, sempre a cercare. E a sbagliare.
E a rifare quegli errori, magari forse poi migliore un po’.
Un po’. Perché ciò che importa è l’accettarsi, in fondo accogliersi per ciò che si è.
E prendiamo ancora una volta la tua mano, in questo viaggio nell’Io, in cui solo l’artista può accompagnarti. Per scendere e guardare.
Il maestro del minimalismo, quello che con un “passami l’asciugamano”, aveva tratteggiato una storia d’amore, con poche parole è tornato ad aiutarci a guardare in faccia la realtà. In questo suo discorso introspettivo, esistenziale, iniziato con Jenny è pazza, culminato con Vivere e Vivere o Niente ed esploso con Se ti potessi dire.
I capolavori sono già stati scritti: L’Infinito di Leopardi è uno, come Vita Spericolata è una.
La Notte Stellata di Van Gogh è una, come una è Gli angeli.
Stai scrivendo la storia e noi siamo testimoni di una Leggenda vivente.
Che sia nella gioia sotto un palco, un fronte del palco, o che sia il silenzio delle nostre solitudini.
Gianpaolo S. di Trieste

“Tu imparerai dagli errori che fai….” è l ennesima canzone in cui tutti noi fans ci ritroviamo (chi nn ha fatto errori?) e Vasco ci ha lasciato ancora una volta un messaggio di fiducia, speranza e di esempio x cercar di dare la parte migliore di noi nella nostra vita.
Una piccola critica alla serie Netflix : nella parte finale quando il nastro del registratore finisce mi ha messo malinconia facendomi pensare a quando Vasco non ci sarà più…..ecco x me questo pezzo potevano farne a meno di metterlo.
Lunga vita al Mito vivente, al nostro “amico”, al nostro secondo padre, al nostro tutto!!!

Corrado D.R. di Molfetta 

Una bella canzone da “cantare in centomila in uno stadio”. Molto bello e interessante il testo anche se dubito che Vasco (per l’età che ha) abbia capito solo ora che la vita è fatta dagli sbagli che si fanno e dai quali bisogna imparare.
Concetto che ovviamente appartiene a chiunque e questo rende mooolto facile (troppo) farla propria e quindi un po’ “ruffiana”.
Sapiente l’uso delle chitarre (come sempre) e degli “ehhh” sempre infilati nel posto giusto.
Sto facendo un po’ fatica a capire cosa c’entra l’ultima frase “prendimi la mano e raccontami che niente è impossibile” con il resto del testo, forse ci arriverò più avanti..
Comunque, non vedo l’ora di cantarla insieme a voi al primo concerto disponibile.
È solo l’opinione di uno che ascolta Vasco da oltre quarant’anni, non vuole essere nulla di più.

Luca S. di Carpi 

Anche in questa canzone Vasco ti prende per mano e ti avvolge nella magia emozionandoti come sempre ❤️❤️❤️

Angela D’A. di Torino 

Angela D’A. di Torino

 

“Gli sbagli che fai”…. ecco un’altra meravigliosa poesia in musica…una canzone introspettiva, come spesso Vasco ci ha regalato in molte occasioni, nelle quali ti trovi a guardare dentro di te e questa volte anche indietro, un resoconto di una vita vissuta…o supervissuta!!!
Una realtà che vive dentro tutti noi, gli errori che si fanno ma poi sono quelli che spesso ti migliorano, ti fanno capire le cose.
Vasco ha nuovamente centrato uno stato d’animo e lo ha messo in musica raccontandoci un altro pezzo della sua anima.

Cristiano P. di Genova 

 

Credo abbia descritto, anche se non c’è ne era bisogno, lo stato emotivo di ognuno di noi quando si trova a combattere con fatti che segnano. Non sono d’accordo sul fatto che non esistono i perché. A tutto c’è un perché. È vero però che ci chiediamo sempre il perché… vorremmo subito saperlo e invece ha il suo tempo. Ma arriva. È un pezzo che in base allo stato proprio emozionale può scavarti dentro e se glielo permetti ti può devastare perché è odierno. Credo che dobbiamo ascoltare Vasco per quello che è oggi e anche per quello siamo diventati noi, maturando nel tempo, ovviamente ne noi ne lui non siamo più gli stessi di “Vita Spericolata”!!

Pino M. di Firenze

Fa pensare…tanto, molto bella, anche il video stupendo… Ancora una volta l’artista è riuscito a superare l’uomo che è.
È inevitabilmente una canzone che diventerà “popolare” perché chi nella vita non ha fatto o non fa errori, dagli sbagli che fai??
Chi e che non impara dagli sbagli??
Alla fine penso che uno di noi sia il prodotto delle esperienze passate, e proprio per questo siamo tutti diversi.
Ovviamente in base a quello che ognuno ha vissuto “diventa”…nel bene o nel male.
La genialità è che ognuno può farsi questo testo, dal vent’enne al trent’enne al quarant’enne e via dicendo, ampliando o meno le esperienze vissute ed i consueti loro sbagli in base all’età anagrafica.
Anche questo volta la ciambella è venuta col buco, anche questa volta riesce a raccontare “gli altri” o “noi tutti” raccontando LUI.

SONIA P. & STEFANO B. di Vignola 

Gli sbagli che fai è una canzone che mi piace molto dove la sua forza sta nelle schitarrate e nel ritornello che ti entra in testa fin da subito, poi l’argomento fa parte un po’ di tutti perché chi non sbaglia e chi non impara mai dagli errori, per questo amo Vasco perché canta quello che io ho dentro e che non riesco a dire, poi la ciliegia sulla torta il video spettacolare con tutte le immagini vecchie ❤️

Antonio G. di Reggio Calabria

Destinata ad avere successo per l’impronta Rossi inconfondibile di riuscire a raccogliere la voce di un popolo intero nella sua perché queste riflessioni prima o poi attraversano l’anima dì ognuno!
Ritornello potente, scritto apposta per corrergli dietro con tutta la voce che c’è mentre Vasco ancora una volta incendierà il suo popolo al live in un urlo liberatorio collettivo.
Vasco che siamo noi, Vasco che cresce riflette e si chiede che senso abbia correre sempre, Vasco che ad uno ad uno ci assolve e ci ricorda che gli sbagli che fai fanno parte del cammino.
Vasco che ci prende la mano e ancora una volta ci racconta che niente è impossibile!

ROSARIA D. P. & LUCA C. di Modena e Reggio Calabria 

Poesia ed Emozioni…Vasco si racconta e come sempre ti riconosci nei suoi testi

Luca M. di Reggio Calabria 

“Gli sbagli che fai” Una canzone introspettiva, dove si scorge il Vasco riflessivo, che ti scava nell’ intimo e ti tocca l’anima. Questo brano è un’opportunità.
Di cercarsi, guardarsi dentro, capirsi, perdonarsi.
Accogliere la vita in un abbraccio benevolo in cui dimenticare i perché, gli interrogativi perpetui, quelli senza risposte ed accettare gli errori, inevitabili, ripetitivi, umani.
Amorevolmente.

Davide R. di Magenta (MI) 

“Il Supervissuto OST” e il Vasco live 2024 

“Il Supervissuto OST” è disponibile in formato fisico (32 brani) in versione 2CD, 4LP vinile nero da 180g e 4LP limited vinili colorati, questi ultimi disponibili in esclusiva sul Blasco Shop. La versione digitale (50 brani) è disponibile in versione Album Standard e Album HD Audio.

IL SUPERVISSUTO  – Lo trovi a questo Link 
 IL SUPERVISSUTO

Date Vasco Live – Giugno 2024:

7-8-11-12-15-19-20 – SAN SIRO, Milano
25-26-30 – SAN NICOLA, Bari

Vasco è ormai famoso per fare quello che non ha mai fatto nessuno prima e quindi anche  per l’estate 2024 non poteva non superare se stesso.

Saranno, quindi, 7 le date a Milano presso lo stadio San Siro, battendo un record già suo. E’ infatti di Vasco il record precedente di 6 concerti consecutivi nel 2019 …!
Anche a Bari, per la prima volta si consumeranno tre date live al San Nicola. L’ultimo sold out allo stadio di Bari risale al 22 giugno 2022.