VOCI D’AMORE
Diana Hobel, voce recitante
Francesco Prode, pianoforte
Claudio Rastelli Idea, regia, Promenades, Epilogo
Testi originali di Diana Hobel
Musiche originali di Claudio Rastelli
Musiche di Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Wagner/Liszt, Debussy, Šostakovič
Sabato 23 febbraio 2019, ore 21:00
Auditorium Istituto Musicale Città di Rivoli
Via Capello 3, Rivoli
Ingresso gratuito
Un “gioco di corrispondenze biunivoche”: così descrive la genesi dello spettacolo “voci d’amore” il compositore, divulgatore, docente e pianista nonché direttore artistico dell’Associazione Amici della Musica di Modena,Claudio Rastelli,che per dipingere le sfumature del sentimento eterno plasma una dimensione raccolta dove amore, musica e ricordo convivono e si intrecciano, diventando parte di un’unica storia raccontata dalla voce di Diana Hobel e dalle note di Francesco Prode al pianoforte.
Si passa dall’amore “misterioso”, quello che scalda la “Briefe an die unsterblicheGeliebte”, lettera scritta da Ludwig van Beethoven e destinata ad un’ignota “amata immortale” (molto probabilmente Antonie Brentano), all’amore “leggendario” di Tristano e Isotta, con la “Morte di Isotta” tratta dall’opera di Wagner trascritta da Liszt. Ci sono poi gliamori proibiti di Schubert e quelli inventati dal poeta Pierre Louys, autore nel 1894 de “Le Chansons de Bilitis” tre delle quali musicate per piano e voce femminile, qualche anno dopo, da Claude Debussy; resiste l’amore coniugale “perfetto” di Schumann e della moglie-musa Clara Wieck, mentre esplodonole passioni meno canoniche di Šostakovič, Mozart e Mahler.
Con una drammaturgia originale nata sulla base di biografie, saggi musicologici, lettere, testi letterari e poetici, “voci d’amore” è un viaggio nell’universo della passione, della venerazione, del desiderio, della fedeltà e dell’infedeltà, attraverso le vite di chi l’amore ha saputo consacrarlo grazieall’urgenza e la bellezza della creazione: di Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Wagner, Debussy, Šostakovič non ascolteremo solo le composizioni, ma le intime e molteplici “voci” delle loro biografie.
Fil rouge, tra un brano e l’altro, tra un ritratto e un’interpretazione recitata, sono le composizioni di Claudio Rastelli, “promenades” introduttive lungo “Un padre cavalca la notte”, “Due Madri”, “Un lungo grido d’amore”, “L’altra notte”, “Il tuo fedele Ludwig”, “Melancholia”, con l’eloquente “Epilogo” finale: “Ecco le voci d’amore”.
In programma
Rastelli (1963*)
Un lungo grido d’amore
Schumann (1810-1856)
I movimento dalla Fantasia in do magg. op.17 (1836)
Rastelli
Un padre cavalca nella notte
Schubert (1797-1828)
Erlkönig (Il Re degli Elfi, 1815) trascriz. F. Liszt
Rastelli
Due Madri
Šostakovič (1906-1975)
I movimento dalla Sonata per pianoforte n.2 in si minore op.61 (1943)
Rastelli
L’altra notte
Debussy (1862-1918)
Pour invoquer Pan, dieu du vent d’été, da Six épigraphes antiques (1914)
A. Mozart (1756-1791)
Da Il Flauto magico: duetto Papageno/Papagena
Rastelli
Il tuo fedele Ludwig
van Beethoven (1770-1827)
An die Geliebte (All’amata,1811)
Rastelli
Melancholia
Wagner
Isolde Liebestod (Morte di Isotta,1867) trascriz. F. Liszt
Rastelli
Epilogo: Ecco le voci d’amore
Rastelli
Melancholia
Wagner
Isolde Liebestod (Morte di Isotta,1867) trascriz. F. Liszt
Rastelli
Epilogo: Ecco le voci d’amore