Lucio Corsi, dopo aver girato l’Italia chiude il suo “Cosa Faremo da Grandi? Tour” all’Hiroshima Sound Garden.
“Il vento no, non è un freno ma una spinta” così canta Lucio Corsi in Trieste e il vento ieri sera ha dato una bella spinta ai due show dell’Hiroshima Sound Garden.
Lucio Corsi ha portato il suo “Cosa Faremo da grandi?” nell’arena esterna dall’Hiroshima Mon Amour che ha accolto il numerosissimo pubblico in entrambi gli spettacoli in programma.
Il freddo e il vento non fermano il giovane cantautore maremmano che sale sul palco iniziando lo show con “Frecciabianca” che arriva dritto al petto in un viaggio non solo fisico verso Milano.
Il concerto continua con i successi dell’ultimo album, alcuni racconti o “canzoni senza musica” come ama definirle Lucio e brani tratti dalle sue produzioni precedenti: Altalena Boy e Bestiario Musicale.
La Cover di “Buffalo Bill” entusiasma sia per la grande interpretazione che per i suoni che la rendono particolarmente accattivante.
Tra chitarra, armonica e Pianoforte Lucio Corsi è un musicista completo a cui piacciono i bis, ma i bis veri chiudendo tra l’entusiasmo generale con “Il Lupo”