Manuel Agnelli ha aperto l’edizione 2022 del festival Onde Mediterranee portando all’Arena del Castello di Gradisca d’Isonzo (GO) tutta la sua energia.
Agnelli, volto noto del panorama musicale, non ha bisogno di presentazioni: cantautore, polistrumentista, scopritore di talenti, produttore, ma soprattutto fondatore e frontman degli Afterhours.
Accompagnato da una band esplosiva, costituita da Frankie e DD dei Little Pieces Of Marmelade, Giacomo Rossetti dei Negrita e Beatrice Antolini, Manuel ha fatto cantare e saltare il pubblico nonostante la torrida serata estiva.
La selezione dei pezzi proposti in questo tour attinge abbondantemente dal repertorio degli Afterhours. I brani sono stati tutti egregiamente eseguiti dalla band che, esibendo ciascuno il proprio talento, a tratti ha rubato la scena al protagonista. L’inserimento della Antolini rappresenta un ulteriore valore aggiunto per una formazione che risulterebbe già completa senza la polistrumentista. Di lei possiamo aggiungere che è stato un piacere sentirla e vederla libera di muoversi sul palco.
Manuel Agnelli ha introdotto le canzoni più introspettive della serata spiegandone il significato. Interessante la riflessione su “Quello che non c’è”: alla domanda che ognuno di noi può porsi nel corso della vita in merito all’esistenza di un entità superiore, la sua personale risposta è che “Se ci fosse qualcosa di superiore, visto come stiamo passando questi ultimi mesi, proprio non ci vuole bene“.
In merito alla sua recente produzione solistica, Manuel ha spiegato la particolarità del singolo “La profondità degli abissi”, realizzato per la prima volta “su commissione”. Il brano, inserito nella colonna sonora di un “film di genere, come non ce ne sono in Italia”, “Diabolik”, è stato scritto abbinando la musica al fumetto ed è risultato poi vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento 2022. “Non c’è niente di male a lavorare su commissione, lo hanno fatto grandi geni del passato. Basta pensare a Michelangelo o a Leonardo. Ma io non sono un genio, non ho una mia ‘bottega’.”
Per un’ora e mezza Manuel Agnelli ha cantato, suonato, ballato e roteato il microfono sul palco di Gradisca. Sorridente a fine concerto, dopo aver ringraziato più volte i fan, ha infine promesso: “Ci rivedremo quest’inverno”.
La scaletta del concerto di Manuel Agnelli a Gradisca:
- Pam pum pam
- Signorina mani avanti
- Veleno (Afterhours)
- Non si esce vivi dagli anni ’80 (Afterhours)
- Male di miele (Afterhours)
- Varanasi Baby (Afterhours)
- Bungee Jumping (Afterhours)
- Quello che non c’è (Afterhours)
- Ballata per la mia piccola iena (Afterhours)
- La profondità degli abissi
- Proci
- Padania (Afterhours)
- 1.9.9.6. (Afterhours)
- Dea (Afterhours)
- Lasciami leccare l’adrenalina (Afterhours)
- Voglio una pelle splendida (Afterhours)
- Rapace (Afterhours)
- Non è per sempre (Afterhours)
- Bye Bye Bombay (Afterhours)
- Damaged Goods (Gang of Four cover) (con Massimo Pupillo)
- La sottile linea bianca (Afterhours)
- Ci sono molti modi (Afterhours)
La fotogallery del concerto è a cura di Cristiano Celeghin: