Max Gazzè – Alchemaya, Classico e Moderno conquistano l’Auditorium del Lingotto

Max Gazzè – Alchemaya, Classico e Moderno conquistano l’Auditorium del Lingotto

di Marco Drogo /ph.Stefano la Bruna

Dopo i successi ottenuti sin dall’anteprima nazionale del 1 aprile a Spoleto, passando per Roma, Firenze, Napoli, Milano e Padova, arriva finalmente a Torino, all’Auditorium del Lingotto, per l’ultima data di questo tour, Alchemaya, l‘opera sintonica di Francesco e Max Gazzè.

Il cantautore romano affronta una vera sfida, quella di unire sintetizzatori e sinfonia, concependo un’opera originale, scritta con suo fratello Francesco, mettendo insieme alchemicamente pop, musica sinfonica, orchestra, elettronica, sintetizzatori.

Tra coloro che l’hanno accompagnato nella sua impresa, meritano un plauso: la voce narrante Ricky Tognazzi, il direttore d’orchestra, il maestro Clemente Ferrari, la strepitosa Bohemian Symphony Orchestra Prague, ensable di 50 elementi, che ha regalato grande musica per l’intera serata, insieme ai sintetizzatori di Roberto Procaccini.

Nella prima parte, le nuove sonorità dei sintetizzatori si fondono alchemicamente con i virtuosismi della Bohemian Symphony diventando la colonna sonora di un viaggio, guidato dalla voce narrante di Tognazzi e dalle liriche di Gazzè, che affronta sul palco temi tratti dalla sua personale ricerca spirituale, filosofica e storica.

Nel libretto dell’opera sono contenuti i testi che hanno ispirato Gazzè e il fratello Francesco: Giordano Bruno, Z.Sitchin-Il libro perduto del Dio Enki, la V Tavola Smeraldina, Ezechiele tratto dalla Sacra Bibbia.

Dopo una prima parte in cui il pubblico ha assistito in silenzio, con grande attenzione, senza far mancare applausi ‘classici’ nei momenti clou, dopo le narrazioni di Tognazzi e le interpretazioni di Gazzè, il secondo atto è stato invece un vero e proprio concerto, dove i grandi successi della carriera del cantautore romano hanno trovato nuovo colore ed energia in questa inedita versione sintonica.

Se su ‘Il timido ubriaco’ il pubblico trattiene ancora il respiro, già dalla seconda canzone in scaletta ‘Il solito sesso’, la platea, invitata a scatenarsi anche da Gazzè, comincia ad essere decisamente meno ingessata, con la stessa orchestra che si scatena nei cori finali su ‘Cara Valentina’ e si esalta su ‘Una musica può fare’. Da applausi anche gli inediti ‘Se soltanto’ e ‘Un brivido a notte’. Quello che più di uno dei presenti avrà provato per questa inedita e suggestiva performance di Max e dei suoi compagni di avventura.

La scaletta di Max Gazzè Alchemaya:

I atto:

lettura “Progenie”

“L’origine del mondo”

lettura “Anello mancante” “Il diluvio di tutti”

lettura “Enuma Elish”

“La tavola di smeraldo”

lettura “L’Atlantideo”

“Vuota dentro”

lettura “Bassa frequenza”

“Visioni ad Harran”

lettura “Ezechiele”

“Alchimia”

“Etereo”

lettura “XXII”

“Il progetto dell’anima”

II atto:

“Il timido ubriaco”

“Il solito sesso”

“Atto di forza”

“Ti sembra normale”

“Nulla”

“La vita com’è”

“Se soltanto”

“Cara Valentina”

“Edera”

“Mentre dormi”

“Sotto casa”

“Un brivido a notte”

“Una musica può fare”

“Verso un altro immenso cielo”

La Photogallery di MusicandtheCity a cura di Stefano LA BRUNA 

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