Il nuovo tour mondiale dei Metallica è partito da Amsterdam, con due concerti presso la Johan Cruijff Arena, tenuti negli scorsi 27 e 29 aprile davanti a complessive 100.000 persone!
Il “M72 World Tour” continuerà almeno fino a settembre 2024 (tutte le date qui), con la nuova formula denominata “No repeat weekend“, ovvero con due date nella stessa arena caratterizzate da due scalette completamente diverse una dall’altra. In questo modo, partecipando ad entrambi i concerti, è possibile ripercorrere l’ultra quarantennale carriera dei Metallica attraverso oltre 30 brani estratti da quasi tutti gli album della band (spoiler: manca solo “St. Anger”).
Ecco le scalette dei due concerti di Amsterdam:
27 aprile 2023
- Orion
- For Whom the Bell Tolls
- Holier Than Thou
- King Nothing
- Lux Aeterna
- Screaming Suicide
- Fade to Black
- Sleepwalk My Life Away
- Nothing Else Matters
- Sad but True
- The Day That Never Comes
- Ride the Lightning
- Battery
- Fuel
- Seek & Destroy
- Master of Puppets
29 aprile 2023
- The Call of Ktulu
- Creeping Death
- Leper Messiah
- Until It Sleeps
- 72 Seasons
- If Darkness Had a Son
- Welcome Home (Sanitarium)
- You Must Burn!
- The Unforgiven
- Wherever I May Roam
- Harvester of Sorrow
- Moth Into Flame
- Fight Fire With Fire
- Whiskey in the Jar
- One
- Enter Sandman
La struttura delle due scalette è perfettamente simmetrica: l’uno-due iniziale è affidato agli strumentali “Orion” e “The Call of Ktulu”, seguiti da una delle hit più headbanging del repertorio: “For Whom the Bell Tolls” e “Creeping Death”. Il primo blocco si conclude con un brano che mantiene alto il ritmo, “Holier Than Thou” e “Leper Messiah”. Basterebbe già questo per pagare il biglietto.
Si prosegue assaggiando “Load” con la pregevole “King Nothing” e l’introspettiva “Until It Sleeps”, per arrivare finalmente ai brani estratti dal nuovo album: “Lux Aeterna” e “Screaming Suicide”, “72 Seasons” e “If Darkness Had a Son”. La seconda parte dei concerti si conclude con le storiche “Fade to Black” e “Welcome Home (Sanitarium)”.
Ancora due canzoni estratte da quello che forse passerà alla storia come “Yellow Album”: “Sleepwalk My Life Away” e “You Must Burn!”, eseguite live per la prima volta, seguite dalle classiche ballad “Nothing Else Matters” e “The Unforgiven”. Si torna poi ad accelerare il ritmo e ad appesantire i suoni con “Sad But True” e “The Day That Never Comes”, “Wherever I May Roam” e “Harvester of Sorrow”.
Il blocco finale di entrambi i concerti è un crescendo adrenalico di pura Metallica Experience, corredato da fiamme e fuochi d’artificio. Non mancano neppure i brani più veloci, “Battery” e “Fight Fire With Fire”, a dimostrare che, nonostante gli anni passino per tutti, i Four Horsemen sono sempre in gran forma.
Un aggettivo soltanto è adatto a descrivere il palco utilizzato in questo tour negli stadi: immersivo. La struttura ricalca la formula in uso nelle arene al coperto, con il palco al centro, funzionale ad essere fruito da ogni lato e i membri della band che si spostano di continuo per offrire a molte più persone la possibilità di “essere in prima fila”. L’attuale implementazione prevede quindi un palco anulare con lo “Snake Pit” riservato ai fedelissimi al centro.
Nell’annunciare questo tour mondiale, i Metallica hanno inizialmente precisato che non saranno aggiunte ulteriori date. Questa è una brutta notizia per noi, dal momento che nel calendario non sono presenti concerti in Italia. Ma è altrettanto vero che, in una recente intervista, Lars Ulrich ha dichiarato: “Torneremo di sicuro. Cominciamo ora con le date annunciate ma il tour non è finito e verremo a trovare tutti i nostri amici italiani”.
Incrociamo le dita.