“Il senso delle cose” è il primo inedito di Morgan dopo l’album “Da A ad A” del 2007.
“Per il mio 48° compleanno festeggio facendo quel che più mi fa piacere nella vita: fare ascoltare la mia musica.”
La canzone, fin dal primo ascolto, piace. Piace perché è vera, diretta. Nel testo l’autore si mette a nudo elencando le tante cose perse, “tutto quello che potevo anche se non volevo” e aggrappandosi all’unica cosa rimasta intatta: “l’istinto di creare”. Il dramma dell’artista che si rende conto di aver perso tutto tranne l’unica cosa che lo qualifica come tale, la propria arte. Nessuna tragedia. E a 48 anni, se si è capaci di scrivere pezzi così, si ha davanti tutto il tempo di cominciare una nuova carriera.
La canzone piace perché ha un taglio molto sanremese, con una musica che ben si addice all’arrangiamento orchestrale. Paradossalmente, risulta fin troppo sanremese per l’attuale Sanremo. Scartata per scelta artistica, assolutamente lecita, e per non rischiare colpi di scena imprevedibili da parte del personaggio Morgan.
“Il senso delle cose”, nei progetti dell’artista, farà parte dell’EP “Il fronte di liberazione di Morgan”, iniziativa di crowdfunding rivolta ai fan. Le 5 canzoni candidate al prossimo Festival di Sanremo saranno rilasciate, una alla volta e solamente sui canali social, al raggiungimento della soglia minima di 5.000 euro ciascuna in donazioni. La copertina della raccolta è già visibile sul profilo Instagram ufficiale di Marco Castoldi. Non resta che aspettare la pubblicazione.