Venerdì 17 febbraio è uscito “Untitled 14”, nuovo singolo di Alberto Cipolla (reduce da Sanremo 2023, pochi giorni fa, come direttore d’orchestra per Ariete e Olly), per l’etichetta INRI Classic.
“Untitled 14” è una ballad romantica e cupa.
Suoni e contrasti della neoclassica strumentale d’ispirazione nordeuropea: pianoforte e quartetto d’archi uniti a synth e atmosfere elettroniche dal suono caldo, con un testo cantato in inglese e una costruzione che va a ricercare l’impatto emotivo con l’ascoltatore.
Ispirato a due poesie della poetessa polacca premio Nobel Wisława Szymborska (“Ogni caso” e “Amore a prima vista”) parla di come talvolta il filo che lega un amore ha un inizio estremamente indietro nel tempo, di cui spesso nessuno dei due amanti è a conoscenza.
Forse l’aver toccato la stessa maniglia, l’aver perso qualcosa su una spiaggia che poi l’altro ha, per caso, trovato. O essersi detti «scusi» in mezzo a una ressa.
E quando pensiamo che sia stato amore a prima vista o che ci siamo conosciuti per caso, proprio il fato lavorava da tempo per far passare il nostro nuovo amore dall’unico buco scoperto della nostra rete.
Untitled 14 (ascoltalo nella playlist di MusicAndTheCity) è scritto e prodotto da Alberto Cipolla, registrato allo studio Loop di Torino, da Marco Lamagna. Suonano: agli archi Giulia Subba (violino), Giulia Masiello (violino), Giulia Bachelet (viola), Alice Ghiretti (violoncello). Il brano è stato mixato da Celeste Selis e masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio.
Alberto Cipolla
Classe 1988, Alberto Cipolla muove i primi passi nella musica già dall’infanzia, poi il gioco si è trasformato in passione e, dopo anni di studi classici di pianoforte, Alberto prosegue la strada della musica ottenendo il diploma accademico di Composizione e la laurea in Direzione d’Orchestra al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, il diploma in produzione musicale presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo (CN) ed il biennio di “Contemporary Writing and Technology” presso il CPM di Milano.
Negli ultimi anni ha scritto, arrangiato e prodotto musiche per programmi tv nazionali, colonne sonore per film e documentari tra cui “Il Corridore” di Stefano Scarafia e Paolo Casalis, “Sagre Balere” di Alessandro Stevanon e “The Plan” di Paolo Dematteis, pièce teatrali (“Troiane” della compagnia torinese Casa Fools, delle cui musiche è attualmente in lavorazione un disco), cortometraggi, musiche per spot promozionali di eventi e sonorizzazioni per mostre d’arte.
Lavora inoltre come come autore/arrangiatore.
Dopo le prime esperienze di scrittura, prevalentemente di stampo minimalista sulla scia di Yann Tiersen, Michael Nyman o Ludovico Einaudi e parallelamente all’attività concertistica come pianista/tastierista in diverse formazioni, inizia a prendere forma la cifra stilistica della musica propria di Cipolla: il pianoforte come sorgente dell’idea melodica e armonica, e un crescendo che si porta dietro synth, sezione ritmica, archi e voce in una coesione ideale di tutti questi elementi.
Echi astratti che si avvicinano talvolta alle atmosfere nordeuropee di Ólafur Arnalds, Sigur Ròs o Mogwai in fusione al gusto per la musica classica.
Il 26 maggio 2014 esce il disco d’esordio, “Soundtrack For Movies In Your Head” (edito da VideoRadio e distribuito SELF).
L’ album, accolto dalla critica con ottime recensioni, racchiude in 13 brani il meglio delle capacità compositive dell’artista.
I brani sono «piccoli scrigni di emozioni», che giocano «a carte scoperte con l’elemento più istintivo dell’espressività artistica» (OndaRock), fondendo elementi più minimalisti ed intimisti a sonorità quasi post-rock con grandi crescendi elettrici che richiamo a tratti gli Explosions in The Sky o i barocchismi degli Arcade Fire.
Nel 2015 vede la luce il singolo “Awakening in Two”, la cui versione strumentale per piano solo contenuta nell’album si trasforma con il featuring di Marco Guazzone e Stefano Costantini degli STAG, autori del testo.
Nel luglio dello stesso anno Alberto si è esibito a Berlino in occasione del COFFI Italian Film & Art Festival. Il 6 aprile 2018 esce il secondo album, “Branches”, per l’etichetta MeatBeat Records, con la produzione artistica di Raffaele D’Anello. Nel nuovo lavoro, che nei testi esplora l’idea del concetto di “scelta”/“possibilità” e delle relazioni umane, il sound mescola elettronica, downtempo e classica ispirato ad artisti come Chet Faker/Nick Murphy, Woodkid e Anhoni.
L’album é un viaggio tra tra orizzonti talvolta più sperimentali (“No regrets” e “Aria”) e talvolta più “catchy” (“Two Lovers” e “Foggy Day”), impreziosito dal costante supporto di un quartetto d’archi senza dimenticare le radici intimiste in alcuni episodi dove è il pianoforte solo a farla da padrona (“Absence” e “Impromptu”).
Per Sentireascoltare è «etereo, inafferrabile e onirico: un album da sognare ad occhi aperti».
Nel 2020 calca per la prima volta il palco di Sanremo in veste di arrangiatore e direttore per gli Eugenio in Via di Gioia, kermesse nazionale dove tornerà nel 2023 per presenziare le direzioni di Olly e Ariete oltre che a contribuire con Dardust all’arrangiamento di “Cenere” di Lazza.
Dal 2022 collabora stabilmente con Dardust, firma di riferimento del panorama musicale italiano che lo ha voluto al suo fianco per l’orchestrazione del concerto della Taranta e per la realizzazione degli arrangiamenti del progetto Elisa with Dardust “An Intimate Night“.
Il suo nuovo album è in uscita per INRI Classic nel corso del 2023.