Vasco torna a Torino: Trionfo per il Live Kom 015
di Marco Drogo / ph. Letizia Reynaud
Fan irriducibili accampati da giorni, code chilometriche, cori e striscioni. L’attesa era palpabile per le date torinesi del Live Kom.015, organizzate da Set Up Live e LiveNation, nel weekend del 27 e del 28 giugno. E Vasco ha regalato un’altra pagina memorabile della sua lunga carriera. Due ore e mezza di grandi emozioni per una scaletta di 28 brani in cui le novità del nuovo album ‘Sono innocente’ si sono affiancate ai classici del repertorio.
Il Komandante era in forma smagliante, tirato a lucido, con giacca di pelle rossa, occhiali da sole e la consueta energia carismatica, quel mix di voce e gestualità che l’hanno reso negli anni un vero animale da palcoscenico. Al suo fianco i fidatissimi membri della Combriccola: Stef Burns e Vince Pastano alle chitarre, Claudio Golinelli “IL GALLO” al suo basso rosa, Will Hunt alla batteria, Clara Moroni ai cori, Alberto Rocchetti alle tastiere, Frank Nemola alla tromba, Andrea Innesto al sax. Non è mancato come sempre il ricordo dell’indimenticato Massimo Riva.
Il grande palco a forma di astronave, insieme a giochi di luce di grande impatto, ha creato le premesse scenografiche per uno show che è stato come sempre un rito collettivo, con il pubblico traversale e intergenerazionale vero coprotagonista dell’evento. Vasco, come ama dire, ha suonato lo stadio, facendo cantare i presenti per l’intera durata del concerto. Canzoni che ormai fanno parte del vissuto di ogni spettatore, che le rivive insieme al suo beniamino trasformando il live in un’occasione unica di incontro e confronto. Questo è il fascino intramontabile del Blasco, capace di rinnovarsi ad ogni nuovo appuntamento con il suo sempre più numeroso e variegato seguito.
Rossi ancora una volta non ha voluto vivere dei soli fasti del passato ma ha proposto una scaletta che valorizzasse i nuovi brani, affiancandoli ai pezzi da novanta della sua discografia. Così dopo una intro classicheggiante sulle note della Zoya di Dmitrij Šostakovič ha aperto il concerto con una partenza a tutto rock. Le novità ‘Sono innocente’ e ‘Duro Incontro’ hanno scaldato subito l’atmosfera che si è ulteriormente infiammata con una tiratissima versione di ‘Deviazioni’, un tuffo nel passato che ha preceduto le altrettanto recenti ‘L’uomo più semplice’ e ‘Dannate nuvole’, prima ballad in scaletta.
Con ‘Quanti anni hai’ e ‘Siamo soli’ lo show è entrato nel vivo, regalando braccia al cielo, canti a squarciagola e uno stadio sempre più illuminato dagli smartphone e dagli accendini. Poco dopo i guai di ‘Credi davvero’, datata 1982, si sono legati all’ultima hit radiofonica, intitolata proprio ‘Guai’, creando un primo ponte tra vecchi e nuovi successi.
Di notevole impatto i due medley proposti nel corso della serata, il primo acustico composto da “Nessun pericolo…per te”, “Luna per te” e “La noia”, ad altissimo tasso emozionale, il secondo decisamente rock con “Delusa”, “T’immagini”, “Mi piaci perché” e “Gioca con me”.
‘C’è chi dice no’ e ‘Rewind’ hanno fatto saltare tutto lo stadio dalle prime file del parterre fino all’ultimo spettatore delle tribune, ‘Come Vorrei’, ‘Stupendo’, ‘Gli angeli’, ‘Vivere’ e ‘Sally’ hanno regalato brividi e pelle d’oca.
Nel finale, emozioni in crescendo. ‘Siamo solo noi’ è stata esaltante, ‘Vita spericolata’, ‘Canzone’ e ‘Alba Chiara’ hanno portato alla solita apoteosi finale tra esplosioni di coriandoli, cori e scroscianti applausi.
La scaletta del tour del Live Kom 015:
Zoya di Dmitrij Šostakovič (intro)
Sono innocente
Duro incontro
Deviazioni
L’uomo più semplice
Dannate nuvole
Quanti anni hai
Siamo soli
Credi davvero
Guai
Blues di una chitarra sola
Manifesto futurista della nuova umanità
Interludio 2015 + Rockstar (band)
Nessun pericolo…per te + Luna per te + La noia
Quante volte
…Stupendo
C’è chi dice no
Sballi ravvicinati del terzo tipo
Rewind
Vivere
Come vorrei
Gli angeli
Delusa / T’immagini / Mi piaci perché / Gioca con me
Sally
Siamo solo noi
Vita spericolata/Canzone
Albachiara
La PhotoGallery del live su Music&theCity a cura di Letizia Reynaud