A volte ritornano… la prima serata
Di Ermanno Eandi/Ph. Letizia Reynaud
Sanremo – 18 febbraio 2014
Sanremo 2014, una prima serata strana, inizialmente funestata da una protesta, molto bene gestita dal Fabio nazionale, un tributo a De Andrè di Liguabue (molto bello) poi si parte con la musica, nuovi brani che sicuramente conquisteranno una fetta d’affetto degli ascoltatori. Però la cosa toccante sono il ritorno di alcuni mostri sacri della musica leggera, il primo fra tutti Cat Stevens, sempre lui, inossidabile, con le sue romantiche ballate entusiasma la platea, dopo parla con il conduttore dell’anima, della religione (lui ha abbracciato l’islam) con la sua sensibilià, alla fine della performance, la celeberrima “father and son” con standing ovation dell’Ariston, ottimo! Tra gli altri dinosauri ritorna Raffaella Carrà, che ha bevuto alcuni litri di elisir di lunga vita, ancora pimpante e brava, che improvvisa un terribile duetto con la Littizzetto, un’altra è Laetitia Castà, che dopo aver cantato “meraviglioso” di Modugno, che intona il mitico “Silvano” dell’indimenticabile Enzo Jannacci,duettando con Fabio Fazio accompagnata al pianoforte da Paolo Jannacci, esecuzione un po’ modesta a dire il vero, Laetitia è molto più bella di come canta. Tra i cantanti in gara molte proposte interessanti, geniale Cristiano De André, frizzanti i Perturbazione, originale Raphael Gualazzi con l’uomo mascherato (The Bloody beetroots), impegnato rapper Frankie hi nrg , gradito ritorno di tre dame della musica leggera Antonella Ruggiero (voce storica dei Matia Bazar), Giusy Ferreri (raffinatissima) ed Arisa (inimitabile e romantica). Una serata sicuramente riuscita, un ottimo prologo ad un grande festival.