Sanremo 2015: Terza serata il premio delle cover va a Nek ..
Luca e Paolo il momento più atteso
di Vincenzo Lombardi
E anche la serata delle cover è andata. Sicuramente poteva andare molto meglio, ma evidentemente non si è potuto fare a meno di questo omaggio alla grande tradizione canora italiana che ha sfornato più di una ciambella senza buco. Inascoltabile Raf con l’omaggio a Massimo Ranieri, non è andata meglio a Nina Zilli con “Se bruciasse la città”. Tante esecuzioni piatte e anche qualche stonatura di troppo. Convincono poco anche Nesli (che infarcisce “Mare Mare” con le rime delle sue canzoni più famose), Grignani, Fragola e la coppia Di Michele-Coruzzi che non riesce a cambiare le sorti di questo Festival nemmeno rispolverando la parrucca di Platinette. Per il materiale autorale in campo (Endrigo, Bigazzi, Tenco), si poteva dare di più (giusto per restare in tema Sanremo). Coraggioso il tentativo di Malika Ayane di dare nuovo luce a “Vivere” di Vasco, ma i pezzi del signor Rossi, lo sappiamo, hanno fortemente bisogno del suo estro maledetto. Il primo premio di questo Sanremo 2015 va dunque a Nek, che raccoglie i frutti di un consenso in crescendo in questi quattro giorni di Festival. La sua “Se telefonando” sbaraglia anche i favoriti Il Volo e si aggiudica l’esclusivo fiore “Cover”, creato per l’occasione dai floricoltori di Sanremo. Terzo posto per un altro artista che sta raccogliendo la meritata gloria, quel Marco Masini che ha omaggiato Francesco Nuti con “Sarà per te”. Quarto posto per Moreno con il raggae/rap di “Una carezza in un pugno”. A chiudere la cinquina i Dear Jack rockeggianti con Sergio Endrigo e l’immortale “Io che amo solo te”. Non era la gara ufficiale (che riprende stasera con le quattro eliminazioni definitive), ma all’orizzonte già si intravedono le prime previsioni: Nek e Masini se la giocano fino alla fine. Ci sono e hanno la grinta giusta per arrivare al traguardo. Il Volo sono i favoritissimi, i Dear Jack seguono a ruota. Irene Grandi e Chiara potrebbero essere le outsider. Per il resto solo briciole. Nella lunghissima terza serata, ancora emozioni anni ’80 con la reunion degli Spandau Ballet (a trent’anni dalla prima esibizione a Sanremo, per presentare la data italiana del suo tour e il docu-film di prossima uscita) e il disco di platino ai Saint Motel. Momento effervescente con Massimo Ferraro, l’estroso “viperetta”, presidente della Sampdoria dei miracoli. Un velo pietoso da stendere su Arisa ed Emma. Va bene l’emozione, va bene che presentare non è il loro mestiere, ma non si può salire sul palco dell’Ariston senza saper mettere insieme due parole di fila. Il momento più atteso però è stato l’intervento di Luca e Paolo. I due comici genovesi, come tre anni fa, quando si cimentarono in un duetto canoro dedicato ai contrasti politici tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini dal titolo “Ti sputtanerò“, hanno improvvisato una canzone, stavolta dedicata ai personaggi noti scomparsi di recente e al modo in cui le loro morti vengono trattate dai media. Una canzone per smascherare l’ipocrisia di tutti coloro che, dopo la morte degli artisti, si dilungano in elogi, tweet e citazioni.
Capitolo Nuove Proposte. Volano in semifinale Giovanni Caccamo ed Amara che stasera si giocheranno la vittoria con Enrico Nigiotti e i Kutso. Il Festival, dunque arriva al penultimo atto. Oggi è già giornata di verdetti: i nomi dei quattro “Big” che lasceranno il Festival, il vincitore delle Nuove Proposte con relativo Premio della Critica della categoria. Tra gli ospiti della puntata Enrico Ruggeri con la sua canzone-omaggio a Faletti-Gaber-Jannacci.
La Phogallery della serata a cura di Letizia Reynaud