Sanremo 2019 – Conferenza stampa della Vigilia, Baglioni promette un ‘Festival dell’ Armonia’
di Marco Drogo/ph.Reynaud-Abbruzzese
Fedele alla ‘Costituzione del Festival di Sanremo’, Claudio Baglioni promette un Festival molto simile a quello dell’anno scorso. Il direttore artistico, che si definisce con buona dose di ironia ‘sacrestano del Festival’, si fa forza partendo dal successo ottenuto in Riviera nel 2018, quando grazie alla parola d’ordine ‘immaginazione’ e alle novità regolamentari proposte, su tutte l’abolizione delle eliminazioni e della serata delle cover, riuscì ad assicurare un’edizione di successo, musicalmente interessante e baciata dai record d’ascolto.
Dopo aver consegnato un mazzo di rose alla nuova direttrice di Raiuno, Teresa de Santis, spiega i motivi che l’hanno spinto ad accettare la sfida del Baglioni bis: “Come tutte le seconde volte, errare è umano, perseverare è artistico. Sono pronto a misurarmi nuovamente con la cosa più difficile che mi è capitata nella mia vita. Come tutti i Gp della montagna quando li hai affrontati e vinti ti ricordi solo le discese. Cosa mi anima? Era passata Pasqua quando mi è arrivata questa proposta. Vogliamo pensare a questa kermesse, come ‘servitori del Festival’, per curare l’arte più ‘povera’ della musica, la ‘forma-canzone’. Io fedele alla ‘Costituzione di Sanremo’, continuerò a pensare che sia il Festival della Canzone Italiana, che è ricca di memoria di onori ed è internazionale di suo conto”.
Baglioni spiega, poi, la sua ricetta per quest’anno. “Da ‘nazional-popolare’, vorrei che il Festival tornasse ad essere ‘popolar-nazionale’. Non per una sana autarchia. Per il fatto – ed in questo concorda con la direttrice di rete De Santis -che molti artisti italiani sono internazionali. Andrea Bocelli, Riccardo Cocciante“, giusto per citare i super ospiti delle due prime serate.
“La Canzone è una testa d’ariete per far entrare anche le altre musiche nel cuore della gente, a questo settore dell’espressione e dell’arte. Dovrebbe essere il Festival dell’armonia. Strano dirlo, perchè abbiamo avuto giornate non troppo armoniche. L’armonia, però, non è un dato di partenza. Dalla mattina alla sera cerchiamo di vivere meglio. L’armonia per un musicista è fondamentale. Sono gli accordi che permettono di mettere insieme note distanti per unire i contrasti. Il numero 69, questa sua simmetria, assomigliano allo Ying e allo Yang della filosofia orientale, i due segni che alla fine riescono a pacificarsi”.
Con grande orgoglio, il direttore artistico presenta la scenografia: “La scenografia sarà ancora più grande. L’orchestra nel retroscena del proscenio. Ci sarà una macchina di illuminotecnica, mai vista a Sanremo. Disegnata da Francesca Mottinaro, seguendo l’idea dell’onda, il regista Duccio Forzano, ha una dotazione di ripresa che è la più grande rispetto a tutte le edizioni precedenti: 12 telecamere, 8 con un remoto, spider-cam dentro l’Ariston. Sarà uno spettacolo all’altezza del mondo intero”.
Claudio Baglioni prova a spegnere sul nascere le polemiche sulla scelta dei Big e sul suo presunto conflitto di interessi: “Sono con la coscienza a posto, ho cercato tra le quasi 400 proposte al vaglio della commissione selezionatrice. L’intenzione era fornire una fotografia reale della nostra musica corrente. La parte tradizionale sarà colmata con duetti, tributi, rappresentazioni. Le canzoni in concorso hanno uno specchio largo, in cui i diversi pubblici possono riconoscersi e votare di conseguenza. I giurati popolari potranno dare la maggior parte del voto. Anche quest’anno sapevo che mi sarei fatto 24 amici e più di 300 che vorrebbero ammazzarmi. Dato che faccio anche lo stesso mestiere. Questo è anche il compito di noi che dobbiamo scegliere. Tutte le giurie sono fallibili. Con le canzoni scartate potremmo fare altri sotto-festival fino alla fine dei secoli”.
Promettono leggerezza e armonia i due coprotagonisti del Festival, Claudio Bisio e Virginia Raffaele. La comica dichiara che ‘alternerà conduzione, performance personali e duetti con i due Claudio”, sarà sé stessa, senza travestimenti anche se i suoi personaggi potrebbero uscire, essendo parte di lei.
Claudio Bisio, emozionato e desideroso di esibirsi su un grande palcoscenico come quello del Teatro Ariston, dichiara: “Baglioni mi ha chiamato in tempi non sospetti. Io e Virginia ci siamo incontrati in passato, ho conosciuto due amici ormai. Sono due mesi che proviamo, non vedo l’ora di scendere in campo. Le canzoni in gara sono tutte bellissime. Io prometto garbo e di essere me stesso”.
Teresa De Santis, direttrice Raiuno, sottolinea l’importanza del Festival di Sanremo per la rete ammiraglia Rai e presenta così il Festival di quest’anno: “Il lavoro di Claudio (Baglioni, ndr) è stato coraggioso. Oltre a prodotti della tradizione sanremese, ha scelto ‘prodotti difficili’. Il Festival affronta una grande complessità di temi a tutti i livelli: sarà il punto di arrivo di mille stimoli. Il Paese può andare orgoglioso della sua storia, ha il 60% del patrimonio culturale nel mondo. Anche sul piano musicale la nostra storia la conosciamo bene”.
Alberto Biancheri, il Sindaco Sanremo, aveva parlato per primo come da tradizione, aprendo la conferenza della vigilia: ”Un saluto a tutti. Avete un compito impegnativo di grande lavoro. E’ un Festival già da record: città con alberghi sold-out, già da lunedì. Festival interessante per la città e per il Paese. Un grande impegno e una grande festa per organizzare le piazze e il territorio. Tanti incontri con le forze dell’ordine per la sicurezza per avere un Festival sicuro. Un ringraziamento a tutti coloro che lavorano per questo Festival e all’Orchestra sinfonica che avrà una settimana impegnativa. I nostri fiori saranno protagonisti come sempre”.
Queste le dichiarazioni principali dei protagonisti nella conferenza stampa della vigilia del 69esimo Festival di Sanremo. Stasera i Big sfileranno sul Red Carpet del Teatro Ariston. Seguite tutti gli aggiornamenti sul Festival di Sanremo2019 su Music&TheCity.