Subsonica: Vent’anni di ‘Microchip emozionale’, un concerto regale allo Stupinigi Sonic Park
di Marco Drogo/ ph.Stefano La Bruna
Un concerto regale, nella magnificenza della Palazzina di Caccia di Stupinigi. La dimora prediletta dai Savoia per le proprie feste di corte, amata anche da Napoleone e dalla Regina Margherita, si trasforma grazie allo Stupinigi Sonic Park e diventa la cornice ideale per i Subsonica il luogo perfetto per la celebrazione del ventennale di ‘Microchip Emozionale’.
Il live allo Stupinigi Sonic Park suggella nuovamente la ritrovata armonia in Casa Subsonica, apparsa evidente ai fan torinesi già nelle due date torinesi al PalaAlpitour proprio nel periodo di San Valentino.
Samuel, Max, (Casacci, ndr) alla chitarra, Boosta,alle tastiere, Ninja, alla batteria e Vicio al basso, salgono sul palco eleganti negli abiti quanto decisi nelle intenzioni. Bottiglie rotte, ottava traccia dell’ultimo album ‘8’, apre lo show che decolla con ‘Discoteca Labirinto’, ‘Up patriots to arms’ e ‘Nuova ossessione’.
I desideri di gioventù, quando negli allora vivi e frequentati Murazzi, cuore della notte torinese, sognavano di sfondare nella musica, vengono raccontati in ‘Jolly Roger’, brano del nuovo album, da cui viene fatta ascoltare live anche ‘Punto Critico’ e nel finale della prima parte, l’interessante ‘L’incredibile performance di un uomo morto’. In mezzo a scatenare la folla le storiche, ‘Liberi tutti’ ed ‘Il diluvio’.
La seconda parte dello show, quella che vede grande protagonista ‘Microchip Emozionale’ insieme alle vecchie hit è decisamente la più attesa. Se ‘Sonde’ e ‘Il mio dj’ riportano alle sonorità, atmosfere ed ai ricordi di quegli anni, per fare tutto questo insieme basta una frase: “Sogna una carne sintetica, nuovi attributi e un microchip emozionale”. ‘Aurora sogna’, come capita da allora in tutti i live dei Subsonica, viene giustamente acclamata ed anticipa uno dei momenti più scatenati di cui fanno parte ‘Colpo di pistola’ e ‘Depre’.
Le atmosfere malinconiche di ‘Lasciati’ precedono il discorso di Max Casacci: “La storia di quest’album, che compie vent’anni, in realtà è ancora più lunga. La nostra storia è più estesa ed è un po’ la storia di questa città. Spesso sotterranea, spesso inespressa. Questa sera stiamo celebrando un compleanno, un rito collettivo. Non c’è un noi senza un voi, uniti sotto lo stesso cielo”.
Le sue parole rappresentano al meglio il mood della serata. Prima che partano le note di quello che diventa, ogni anno, sempre un po’ di più, un vero e proprio inno cittadino: ‘Il cielo su Torino’.
Poi sale sul palco Willie Peyote. Il Fratello Sabaudo, che sta seguendo i Subsonica in tour, è acclamatissimo mentre duetta su L’incubo’ con Samuel e anche quando da solo canta la sua hit, ‘I cani’.
Il finale è travolgente e senza tregua: ‘L’odore’, ‘Abitudine’, ‘Benzina Ogoshi’, scatenano salti, applausi, canti, balli, mani al cielo. Per completare la scaletta di questo concerto speciale, non possono certo mancare due brani: ‘Tutti i miei sbagli’, il primo successone che non si scorda mai e ‘Strade’. Un po’ di sana adrenalina, che già si trasforma in nostalgia.
Scaletta Subsonica@Stupinigi Sonic Park
1) Bottiglie rotte
2) Discoteca labirinto
3) Up patriots to arms
4) Nuova Ossessione
5) Jolly Roger
6) Punto critico
7) Liberi tutti
8) Diluvio
9) Lazzaro
10) L’incredibile performance di un uomo morto
11) Sonde
12) Il mio dj
13) Aurora sogna
14) COlpo di pistola
15) Depre
16 Lasciati
17) Il cielo su Torino
18) L’incubo con Willie Peyote
19) I cani (Willie Peyote)
20) L’odore
21) Abitudine
22) Benzina Ogoshi
23) Tutti i miei sbagli
24) Strade
La Photogallery di Musicandthecity a cura di Stefano La Bruna