Un Ermal Meta ‘Straordinario’ conquista l’Hiroshima
di Marco Drogo/ ph. Stefano La Bruna
C’era grande attesa all’Hiroshima Mon Amour di Torino per Ermal Meta. Il cantante albanese, naturalizzato italiano, reduce dal terzo posto e dal Premio della Critica ‘Mia Martini’ vinti a SanRemo da Vietato Morire, posizionatosi al 1° posto nella classifica dei più venduti in Italia, sta conquistando la Penisola con il suo Vietato Morire Tour.
Ed anche sotto la Mole l’accoglienza è stata delle migliori. I Lupi di Ermal, infatti, non hanno fatto mancare tutto il loro supporto, attendendo con pazienza l’arrivo del loro beniamino, sfidando il grande caldo per poi riversargli tutto il proprio trasporto, con canti, ole e applausi, che non sono mai mancati nelle quasi 2 ore dello show, 22 brani in scaletta, all’insegna di intensità ed emozioni.
Al fianco di Ermal Meta i suoi compagni di questa avventura live, composta principalmente dai 9 brani inclusi nel primo album da solista ‘Umano’ e dai 9 del nuovo album ‘Vietato Morire’: Dino Rubini (basso), Marco Montanari (chitarra), Emiliano Bassi (batteria), Roberto Cardelli (tastiera & pianoforte) e Andrea Vigentini (cori & chitarra acustica).
Lo spettacolo, iniziato alle 21.53, è entrato subito nel vivo con la hit ‘Odio le favole’ che ha infiammato i presenti, poi scatenati anche sulla successiva ‘Pezzi di Paradiso’. Primi brividi della serata con ‘Lettera a mio padre’, un brano autobiografico, duro, contro un genitore violento, con cui il cantautore ha tagliato i rapporti all’inizio dell’adolescenza.
La grande energia live di Ermal si esprime nuovamente su ‘Gravita con me’, prima che il pubblico si faccia trovare ancora una volta pronto e presente cantando in coro ‘Piccola Anima’, canzone che nella versione originale vanta una collaborazione con Elisa.
Bellissima e memorabile la parte centrale del concerto. Dopo le pregevoli ‘Voodoo Love’ e ‘Volevo Dirti’, Ermal prima chiede che tutte le torce degli smarthphone lo illuminino su ‘New York’ poi, completamente al buio, esegue la sua magistrale cover di Domenico Modugno, ‘Amara Terra Mia’, nella personalissima versione a doppia voce. Ancora una volta, proprio come al Festival, dove aveva vinto la serata delle cover, l’interpretazione è semplicemente sublime. ‘Umano’ e ‘Buio e Luce’, perchè “a volte anche la luce fa troppo rumore”.
Applauditisssima la nuova title-track, ‘Vietato Morire’, cantata da tutti i presenti, anticipo delle emozionanti ‘Schegge’ e ‘Voce del verbo’, in chiusura della prima parte.
Il finale è travolgente: ‘La vita migliore’ e ‘Bionda’ creano un clima da bagno di folla. Ermal si gode ‘Straordinario’, canzone scritta per Chiara Galiazzo, scende dal palco e va ad abbracciare i fans letteralmente impazziti.
Su ‘A parte te’ domina già la nostalgia. Per fortuna per rivedere Ermal Meta a Torino i suoi fans non dovranno aspettare molto. Appuntamento il 20 luglio al Next Festival.
Scaletta Ermal Meta@Hiroshima Mon Amour
1) Odio le favole
2) Pezzi di Paradiso
3) Lettera a mio padre
4) Gravita con me
5) Piccola anima
6) Ragazza Paradiso
7) Bob Marley
8) Voodoo Love
9) Volevo dirti
10) New York
11) Amara Terra Mia
12) Umano
13) Buio e Luce
14) Come il sole a mezzanotte
15) Vietato Morire
16) Rien ne va plus
17) Schegge
18) Voce del verbo
19) La vita migliore
20) Bionda
21) Straordinario
22) A parte te
La PhotoGallery di MusicandTheCity a cura di Stefano La Bruna